17112024Headline:

Provincia, cambia tutto e non cambia niente

Marcello Meroi

Marcello Meroi

Alla fine, la nuova giunta che dovrà (deve, dovrebbe, dovesse) prendere il posto dei tecnici, in Provincia, è esattamente identica a quella che era in carica fino a febbraio, prima del colpo di mano di Meroi e dell’arrivo appunto degli esterni non politici.

Non ci credete? Forza coi nomi: Paolo Equitani e Giuseppe Fraticelli per il Nuovo Centrodestra, Andrea Danti per l’Udc, c’è anche Franco Vita, ma non più tra i casiniani, bensì traslato a nuove vesti con Forza Italia. Manca l’esponente di Fratelli d’Italia (all’epoca era Federico Fracassini), ma per una precisa scelta del gruppo, che preferisce per il momento stare alla finestra, vivere alla giornata (e votare con maggiore libertà) per poi magari rientrare dopo le elezioni europee, quando potrebbe servire una poltrona da assegnare a Massimo Giampieri, come ringraziamento per la candidatura di servizio – ma senza alcuna speranza di successo – alle consultazioni continentali del prossimo 25 maggio. Incredibile anche per una mediocre puntata di Scherzi a parte, non a via Saffi, teatro dell’assurdo che viaggia su livelli à la Ionesco.

Questo il frutto dell’accordo politico sancito ieri, nelle more di un consiglio provinciale che ha riservato picchi altissimi, tipo quando il capogruppo del Pd Federico Grattarola ha minacciato per la quindicesima volta una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Meroi, incaricando Alessandro Angelelli (il piccolo scrivano civitonico) di compilarlo seduta stante, carta e penna. Basta uno sguardo ai banchi dell’opposizione, però, per rendersi conto dei tanti, troppi, banchi vuoti (mancavano tra gli altri Luzi, Ciancolini, Palozzi e Piazzai) e per rinunciare immediatamente al gesto, peraltro coraggiosissimo.

Si è passato così a discettare dei lavoratori precari dell’ente, una rappresentanza dei quali era in sala. Ancora Grattarola ha interrogato, Meroi ha risposto, Bartolacci (Ncd) e Mantuano (Fdi) hanno interloquito. Morale della favola: palazzo Gentili cerca una soluzione alla faccenda insieme alla Regione, per riassumere il personale almeno fino alla fine dell’anno. Dopo, col decreto Delrio ed eventuali altri provvedimenti, il discorso sarà giocoforza risolto per cause di forza maggiore, e non in senso buono.

Dopo questa breve digressione su argomenti pratici e presumibilmente urgenti, torniamo all’horror vacui della politica. Che già in mattinata aveva regalato un succoso antipasto in commissione, quando si doveva parlare dell’approvazione del consuntivo 2013, tra i punti all’ordine del giorno del successivo consiglio. Lì c’è stato il colpo di scena, con i consiglieri di maggioranza Bartolacci, Casini e Torromacco erano usciti, non votando il punto se non fosse stata garantita la soluzione della crisi politica. Allarme, allarme: qui rischia di cascare la Provincia (Un bene? Un male? Un bel chissenefrega?). Ecco allora i conciliaboli, le riunioni, gli incontri a mezza strada, nel vicoletto di Sant’Angelo in Spatha, di quelli di Forza Italia in Provincia (Urbanetti e Meraviglia) con quelli di Forza Italia in Comune (Marini e Ubertini), intenzionati a nominare un esterno onde evitare l’ingresso in consiglio dei primi dei non eletti, Bellacanzone (che entrerà comunque) e soprattutto Sestili, sindaco di Calcata molto vicino a Battistoni e dunque di un’altra parrocchia rispetto ai mariniani.

Non Staccini, che si è “bruciato” candidandosi nella lista di Regino Brachetti in quel di Tuscania. Alla fine dal cilindro sbuca Vita, che passa dall’Udc a Forza Italia e trova una ricollocazione, visto che sarà costretto a lasciare la fascia tricolore nella sua Nepi dopo le elezioni comunali del prossimo 25 maggio. Forza Italia tra l’altro si scopre con un gruppo abbastanza numeroso di consiglieri: oltre a Meraviglia e Urbanetti arrivano pure Francesco Galli e Salvatore Serra.

Tutto finito? Quasi. Perché durante il consiglio alla stampa viene annunciata per l’indomani (cioè oggi) una conferenza stampa e la presentazione ufficiale dell’accordo e della giunta. Salvo poi una correzione: conferenza rimandata, a causa di un impegno improrogabile del presidente Meroi. Anche se per le 12 è stata convocata la giunta, probabilmente per ratificare le dimissioni degli assessori tecnici. Il consiglio è quello di fare in fretta, perché di qui alla conferenza tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Non sarebbe la prima volta, da queste parti.

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