La Tuscia romana verso l’Europa (idea progettuale lanciata dalla federazione del Pd di Viterbo per creare una rete tra i comuni della valle del Mignone, ovvero Blera, Vejano, Barbarano Romano, Bassano Romano, Oriolo Romano e Villa San Giovanni in Tuscia) è un progetto meritevole, ed è la dimostrazione che il partito serve perché è un modo di stare insieme che ci consente di elaborare delle proposte politiche.
Lo sforzo di entrare nel merito dei problemi e trovare in questo la chiave di un impegno politico e civile quotidiano è un fatto molto positivo. Queste proposte devono essere oggetto di iniziativa politica a livello locale e provinciale. Nella sfida politica che si sta lanciando, c’è l’idea di legare molto l’azione a un lavoro concreto sui territori. Una riflessione che sta dentro una nuova idea di Europa. Questo è un punto politico fondamentale che ci aiuta oggi nella campagna elettorale ma ci servirà i prossimi anni per fare cose concrete per il territorio.
L’Europa non è solo burocrazia. A Bruxelles c’è soprattutto la politica che finora ha imposto più vincoli che opportunità ai paesi dell’Ue. Dobbiamo spostare gli indirizzi e gli orientamenti che guidano l’Ue. Le politiche di austerità hanno tagliato tutto, soprattutto nei Paesi più deboli. La battaglia per un’altra Ue è coerente con la battaglia di una nuova visione dello sviluppo territoriale. Siamo a un passaggio decisivo perché il 25 maggio è uno snodo essenziale: ne discende il nuovo Parlamento europeo che nominerà la nuova Commissione. Dal 1 luglio inizia il semestre di presidenza dell’Italia e poi si avvierà la nuova programmazione 2014-2020. In questo ambito, un impatto forte lo si avrà dagli investimenti sullo sviluppo sostenibile.
Mettersi insieme è l’altra questione fondamentale: non solo nell’esperienza del Gal ma anche nel disegno sul superamento delle province si prevede la costituzione delle unioni dei comuni. Mettere insieme servizi e competenze rende le risposte al cittadino più efficienti e come premio si eliminano i vincoli del patto di stabilità.