Oggi pomeriggio alle ore 17.30 presso il palazzo Farnese di Caprarola si terrà la cerimonia di premiazione del concorso di cortometraggi realizzati da giovani videomaker dal titolo “Segui il tuo passo. Un viaggio lento lungo le vie Francigene”. Il progetto, promosso dall’assessorato alla Cultura della Regione e realizzato da Legambiente Lago di Vico intende contribuire alla conoscenza e alla fruizione delle Vie Francigene laziali, oggetto di una costante riscoperta da parte di una schiera sempre più numerosa di viaggiatori in tutte le stagioni dell’anno.
Nel corso dell’incontro, alla presenza dell’assessore alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Lazio Lidia Ravera, del sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi e della giuria presieduta da Marco Müller (direttore del Festival Internazionale del Film di Roma), saranno presentati al pubblico i dieci corti finalisti e saranno assegnati i premi. Ospite d’onore dell’evento sarà il maestro del documentario naturalistico Folco Quilici che presenterà in anteprima il suo nuovo cortometraggio. I corti vincitori saranno inoltre proiettati nell’ambito della nona edizione della rassegna cinematografica “Lo Sguardo Selvaggio” che si terrà dal 10 maggio al 1° giugno 2014 presso il Teatro delle Scuderie Farnese di Caprarola e successivamente inseriti nella programmazione del Tuscia Film Fest di Viterbo.
Giunge così a conclusione un progetto nato nell’ottobre scorso che ha visto all’opera un numero considerevole di giovani videomaker di tutta Italia che si sono confrontati nella massima libertà creativa e stilistica con un tema impegnativo, spesso riservato ad ambienti specialistici e di nicchia. L’argomento proposto ha offerto l’occasione per indagare le motivazioni che spingono le donne e gli uomini del Terzo Millennio a seguire i passi dei viandanti che per molti secoli hanno percorso le vie che conducevano a Roma. Un’esperienza unica che, in un’epoca segnata dalla velocità e dalla comunicazione istantanea, permette di sperimentare un tempo sospeso, in cui la consapevolezza di sé trova una dimensione più profonda ed il ritmo lento favorisce uno sguardo più intenso e penetrante.
Ci sono tanti modi per percorrere la via Francigena: c’è chi si mette in viaggio per una promessa fatta a se stesso, chi per misurare la propria prestanza fisica, chi per contenere ed accettare il dolore di una perdita dolorosa. Altre volte si segue il tracciato dell’antica via per sperimentare una moderna forma di turismo, alla ricerca di borghi e paesi che conservano le testimonianze del passato. Ma tutti, al di là delle motivazioni che li hanno spinti a partire, vivono lungo il cammino esperienze uniche che investono il corpo e la mente, e a volte cambiano la vita.