Che uno verso le dieci e mezza di sera s’è cominciato pure a chiedere se la trasmissione e il giorno fossero quelli giusti. Perché dei Dear Jack fino a quel momento manco la puzza. Eppure la tivvù sta su Canale 5. In basso sullo schermo troneggia la scritta Amici. E quel fustino del Dixan con gli occhiali è senza ombra di dubbio la De Filippi.
Ma della band viterbese zero notizie. Sul palco si alternano Vincenzo il ballerino, sempre commosso, e Deborah la cantante, che finché canta, bene; quando invece parla pare l’Annunziata. Comunque. Ambientazione: a lato dei due una giuria improbabile. Da sinistra verso destra: Miguel Bose’ (o forse suo nonno), Luca Argentero non di Montezemolo, la Ferillona, Gabry non-ho-capito-il-cognome (dice che è un dj famoso). E Moreno (rapper, a occhio e croce 13enne). Dietro, una trentina di osservatori specializzati. In cosa non si sa. Ma lo fanno sicuramente bene.
L’orologio senza pietà dice che si son fatte le undici. Quando dopo la pubblicità più inquietante della storia (sono aperti i casting per la prossima edizione) tocca finalmente a loro. I Caro Giacomo. Per la gioia dei tarquiniesi tutti, che in piazza hanno pure montato il maxi-schermo. Okay. Allora è la finale di Amici sul serio. Che culo, direbbero in Inghilterra.
Ale e Franz (voce e chitarra) aprono la diatriba con un classicone rivisitato. Non prima però di essersi imboniti la platea, vecchie volpi: “Ciao alla giuria. Ciao ai giornali”. I giornali forse ricambiano. I giornalisti e il Devoto Oli un po’ meno. Si prosegue con “Domani è un altro film”, qualcosa di Battisti, Celentano, Oasis, altri inediti, spicci. In sostanza si va avanti a oltranza. Forse nei criteri di valutazione c’è anche la resistenza. Tant’è che a una certa si scopre che Vincenzo non gareggia più. Eliminato (o svenuto?). Le sue piroette sono da bronzo.
Il cucù spacca la mezzanotte-e-mmezza. Il rapido zapping ci riporta sul Biscione e inspiegabilmente c’è Panariello che tenta (senza successo) di svegliare un pubblico sull’orlo della crisi mistica. Solo a un quarto all’una si conoscerà il mejo dell’Amici. È Deborah, con tutta la sua “h”. Festeggiata con bengala, coriandoli, coppa, abbraccio a Maria, Bose’ in lacrime, striscioni tra la folla (nell’attesa tre donne hanno pure partorito), e ogni altra forma di cose così.
Per i Dear Jack è solo argento. E lo sguardo va alla tonnellata di bestemmie che probabilmente hanno risuonato nell’aria tirrenico-tarquiniese. Anche perché il giorno dopo (anzi, quello iniziato già da un po’) la gente normale dovrebbe lavorare.
Spunta comunque il premio di consolazione: apriranno alcune date dei Moda’, in giro per l’Italia. Glielo comunica in differita Kikko (non di riso). E quindi può andar bene così. I bagni di folla e di adolescenti in calore sono assicurati. Per quanto riguarda invece l’acquisizione della tecnica, la serietà della musica, la bontà del progetto, la ricercatezza… Son cose che verranno. Forse. Ma in fin dei conti non sono manco richieste.
Al mercato serve altro. Serve carne da macello take away. Auguri.