«O si aboliscono completamente le province, perché si considera inutile quello che fanno, o si lascia tutto com’è, perché svolgono un importante ruolo per il territorio. L’attuale disegno di legge al vaglio del Parlamento è infatti raffazzonato e non porterà nessun vantaggio». Lo afferma il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola. «Invece di abbassare i costi, aumenterebbero dato che, per esempio, il presidente e il consiglio provinciale dovrebbero essere eletti di regola ogni due anni dai sindaci e dai consiglieri dei comuni della provincia, senza considerare altri casi, previsti nel documento, che porterebbero a elezioni quasi annuali. Inoltre il presidente dovrebbe svolgere questo compito a titolo gratuito. Ma se fosse eletto un sindaco di un piccolo comune con una retribuzione di poche centinaia di euro, cosa dovrebbe fare questa persona? Il disegno di legge va in una direzione sbagliata. Si risparmia in basso ma non si mette mano nei veri centri di spesa».
Il primo cittadino di Tarquinia indica la strada da seguire: «La riforma dovrebbe prevedere un presidente della provincia, retribuito, perché non è un’infamia garantire uno stipendio a chi ricopre un ruolo importante, e un consiglio dei sindaci non pagato. Allora si taglierebbero i costi. Inoltre, si deve lavorare di più sulla semplificazione amministrativa e sullo stabilire norme chiare per garantire il massimo della trasparenza, colpendo chi, con le strutture dello Stato, si è arricchito e si arricchisce in modo indebito».