Elezioni comunali: lo scontro principale si avrà a Civita Castellana, unico centro in cui è previsto l’eventuale turno di ballottaggio. Qui Gianluca Angelelli, sindaco uscente appoggiato da quattro liste (Pd, Civita Civica, Sel e Italia dei valori), dovrà vedersela con un centrodestra unito (Civita Rinasce, Ricostruiamo Civita, Forza Italia e Fratelli d’Italia) che punta tutto sul veterinario Franco Colamedici. Poi ci sono gli outsider, tra cui spiccano due candidati grillino: quello ufficiale, ovverosia Maurizio Selli (M5S), e l’eretico Giovanni d’Abbondanza (Cittadini in Comune). A chiudere Alberto Mereu (Casapound) e Cristina Barduani (Sinistra per Civita). Quello della città delle ceramiche sarà senza dubbio il test più importante per le forze politiche viterbesi. Con un centrosinistra che dovrà fare i conti col divorzio (ampiamente annunciato) da Rifondazione e con un centrodestra finalmente e miracolosamente unito. Srà interessante vedere come finirà.
Negli altri centri, come detto, si voterà col turno unico. E qui non mancano le curiosità, come andiamo a vedere.
A VOLTE RITORNANO
Il caso più clamoroso è quello di Tuscania, dove rispunta il sempreverde Regino Brachetti (Rinascita per Tuscania) che si ripresenta nel suo paese natìo (è già stato sindaco negli anni ’90) una volta terminata l’avventura romana. Dovrà vedersela con ben quattro avversari: dal sindaco uscente Massimo Natali (Esperienza e rinnovamento), ad Alberto Scarito (Pd), a Fabio Bartolacci (Obiettivo Comune) e a Fabio Rossi (M5S).
Tra i ritorni di lusso c’è anche quello di Paolo Equitani (Bolsena ancora insieme) a Bolsena. In attesa di tornare a fare l’assessore in Provincia (sarà vero?) l’ingegnere si confronterà con un altro cavallo di ritorno, ovvero Antonio Quattranni (Unione di forze in Comune) e con Annalisa Parrano (M5S).
Poi ci sono i sindaci con tanta voglia di riconferma. Vale per Alessandro Romoli (Insieme per cambiare) a Bassano in Teverina, con Marco Paolocci (Scegli Bassano) come competitor; per Mirco Luzi (CastiglioneSì) a Castiglione in Teverina, cui si oppone Giuseppe Legnini (Scelgo castiglione); per il Comandante Piero Camilli (Ancora per Grotte) a Grotte di Castro, contro Catia Ruspantini (Il coraggio di cambiare), per Maio Fanelli (Lista Fanelli) a Capodimonte, che avrà due avversari: Tomassino Rossi (Lista per cambiare) e Ada di Marco (Lista Primavera); per Alberto Rinelli (La torre) a Vejano, che dovrà vedersela con Domenica Cutrì (Sviluppo e partecipazione) e Fabio Gentile (Viva Vejano); per Mario Giulianelli ((Rinnovamento) a Villa S. Giovanni in Tuscia, con competitor Paolo Valeri (Insieme per Villa); per Salvatore Serra (Continuità e nuovi orizzonti) che a Ischia di Castro affronterà Romina Picchioni (Lista Ponte S. Pietro), Per Maurizio Testa (Continuità e progresso) che a Monte Romano se la vedrà contro Giovanni Gasbarri (Uni…amo Monte Romano); per Giovanni Giuliani (Lista palazzo Madama) che a Onano affronterà Francesca Bocchini (Onano che cambia).
Un discorso a parte merita Bagnoregio, dove si ripresenta il sindaco uscente Francesco Bigiotti (Bigiotti sindaco), che avrà come avversaria Maria Consiglia Pompei (Servizio al territorio) figlia dell’ex primo cittadino Erino. Sarà sicuramente una lotta all’ultimo voto e anche all’ultimo sangue.
PASSAGGIO DEL TESTIMONE
Ci sono poi quelli che non si ripresentano e lasciano spazio ai più o meno fidati delfini. Succede a Nepi, sindaco uscente Franco Vita, che lascia il probabile scettro a Francesco De Fazio (Nepinsieme), ammesso che riesca a battere i suoi tre avversari: Pietro Soldatelli (Progetto Comune), Anastasia Calderaio (Tu per Nepi) e Luca Sbaraglia (M5S). Succede pure a Orte, dove finisce l’era di Dino Primieri. Corrono in quattro: Moreno Polo (Quadrifoglio), Aldo Madonna (Aria nuova), Lucas Carlodalatri (M5S) e Angelo Giuliani (Città nuova). E succede anche a Canepina, regno incontrastato di Maurizio Palozzi. L’erede è Aldo Moneta (Democratici per Canepina), il competitor Armando Paparozzi (M5S). Succede a Civitella d’Agliano, dove il passo indietro lo fa il molto discusso Roberto Mancini a favore di Francesca Fiordigigli (Lista cambiamento); contro di lei Giuseppe Mottura (Civitella di tutti) e Simonetta Piciarelli (Alternativa per Civitella). Succede a Cellere, dove l’immarcescibile Leandro Peroni ha deciso di appendere la fascia tricolore al chiodo. Correranno: Edoardo Giustiaini (Cellere per Cellere), Stefania Olimpieri (Il paese è la tua casa) e Antonio Fossati (Un’idea per Cellere). Succede a Calcata, dove Luciano Sestili si fa da parte per Sandra Pandolfi (Calcata nel cuore), che dovrà vedersela con Giuseppe Orsini (Calcata 2.0).
New entry pure a Celleno, con in gara Marco Bianchi (Passione civica) ed Emanuele Riccucci (Cambia Celleno); a Farnese, dove si presentano Massimo Biagini (Progetto comune per Farnese), Carlo Casi (Farnese libera) e Pietro Gentili (Oltre l’ostacolo); a Graffignano con tra concorrenti, ovvero Norberto Nisi ((Uniti per crescere), Anselmo Uzzoletti (Insieme per il bene comune) e Carlo Alberto Valenti (M5S); a Monterosi, dove corrono addirittura in quattro: Sandro Giglietti (Tre monti, tre rose), Valerio Giovannetti (M5S), Marco Agrestini (Terra mia) e Alberto Bianchini (Cambiare si può); a San Lorenzo Nuovo, con Massimo Bambini (Sanlorenzani per San Lorenzo) e Mauro Ambrosiani (Uniti per San Lorenzo); infine a Tessennano, dove si affrontano due omonimi: Felice Nicolai (Impegnarsi per Tessennano) ed Ermanno Nicolai (Uniti e liberi per Tessennano).
MEGLIO SOLI…
Infine c’è da registrare (ma ci sono già, anche nel Viterbese, illustri precedenti) il fenomeno del candidato unico, la cui unica difficoltà sarà quella di mandare alle urne almeno il 50 per cento dei suoi concittadini aventi diritto al voto. Accade a Gradoli con Luigi Buzi (Buzi sindaco), e a Piansano, con Andrea Di Virginio (Uniti per Piansano). Entrambi sono primi cittadini uscenti. Ed etrambi sono senza rivali.
