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E’ Riccardo il più veloce dei Bonucci

famiglia bonucciE’ stato un lungo testa a testa. Per tutta la stagione, con la distanza imposta dalla differenza di categorie (dalla serie A alla Seconda categoria sono nove gradini) e con tutti i distinguo del caso. Ma alla fine è stato Riccardo a vincere questa sfida particolare, la corsa di casa Bonucci: già, Riccardo è il primo a festeggiare il trionfo in campionato. Il suo Tuscania domenica ha conquistato il girone A di Seconda categoria, garantendosi la promozione in Prima. Mentre Leo, il fratello professionista ieri sera in campo a Reggio Emilia con il Sassuolo, deve aspettare un altro po’.

Cose che succedono nel grande mondo del calcio italiano, dove vincere non è importante, ma “è l’unica cosa che conta” (copyright Giampiero Boniperti). E allora, dopo aver ribadito le differenza tra Juventus e Tuscania, tra la serie A e la Seconda categoria, tra lo Juventus stadium e L’Olivo, tra gli inseguitori Rudi Garcia (allenatore della Roma) e Paolone Proietti (santone della Virtus Pilastro) avanti con le analogie. Che ce ne sono.

Intanto, la marcia trionfale. Il Tuscania (campionato a 16 squadre) ha perso una sola partita, ne ha vinte 23 e pareggiate appena 3; ha segnato 70 gol e ne ha subiti soltanto 12. Attacco a farfalla e difesa a riccio, per dirla con gli animali. La Juventus pure è stata finora strepitosa: ha vinto 29 gare, ne ha pareggiate 3 e perse due, in un campionato però a 20 squadre e senza tener conto della sfida di ieri sera col Sassuolo. Gol segnati: 72, subiti 22. Numeri molto simili, insomma, e se proprio vogliamo essere onesti, quelli del Tuscania sono leggermente superiori. Un’altra soddisfazione per Riccardone.

E poi, a guardar bene, un altro punto d’incontro sta sulle rispettive panchine. Di Antonio Conte si sa tutto, anche i più oscuri trascorsi tricologici. E si sa che sta per mettere sopra il caminetto di casa il terzo scudetto consecutivo. A Tuscanica invece allena Domenico Gavazzi, che per queste categoria vale un Conte, o forse un re: domenica, battendo 2-1 la Virus Pilastro davanti al pubblico dell’Olivo, ha conquistato il suo quarto campionato consecutivo (prima aveva vinto con Vignanello e due volte con Ronciglione). Tanta roba, insomma.

E i Bonucci? Leonardo è sempre più uno dei riferimenti della Juventus, in Italia e anche in Europa (il gol a Lione ha ipotecato la qualificazione alla semifinale di Europa league). E’ titolare della Nazionale, e ha già le valige pronte per il Mondiale brasiliano. Come se non bastasse, è pure amatissimo dai tifosi, anche da quelli viterbesi, che ha incontrato poco tempo fa in curva, quando da squalificato ha visto il primo tempo insieme ai sostenitori allo Juventus stadium.

Riccardo invece è rimasto qui. Di cinque anni più grande del fratello, sembrava già dall’esordio destinato a grandi cose. Stagione 2001, Puccica lo fa esordire in serie C1 con la Viterbese contro la Torres, e lui segna subito, di testa, sotto la curva nord dove c’erano i suoi amici a tifare. Sembrava un predestinato, questo difensore che all’occorrenza sale anche in attacco, e invece gli infortuni lo fermano (un paio gravissimi), prima a Civita Castellana e poi all’Ortana. Riparte dalla Querciaiola, con gli amici di sempre, prima di passare anche per Soriano e ora Tuscania, piazza tra le più nobili della Tuscia, in passato, e vogliosa di risalire.

Per il momento, ecco il trionfo in campionato, prima della Juventus. E il derby della famiglia lo ha vinto lui, Riccardo. Il Bonucci che gioca in casa.

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