Un piano energetico sostenibile per l’economia, il lavoro e il territorio. È questo l’obiettivo dell’incontro organizzato in Regione dal gruppo consiliare di Per il Lazio che si svolgerà il 3 e il 4 aprile dalle 9 alle 18 presso la Sala Tirreno della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione energetica del nostro territorio così come su opportunità, nuove tecnologie e fondi europei disponibili. Il punto su come vogliamo ridisegnare l’energia in vista del nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale. Un momento per rilanciare la partita della green economy e di nuovi posti di lavoro. Soprattutto per i giovani, protagonisti di un nuovo futuro. Un futuro più sostenibile.
Green economy, un tema di stretta attualità, così come quello dei mutamenti climatici e dei suoi effetti su popolazione, società ed economia. Argomenti e previsioni che saranno oggetto della seconda parte del quinto rapporto dell’Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change) che sarà reso noto il 31 marzo a Yokohama in Giappone. La prima parte, pubblicata nel settembre scorso, aveva invece fornito il quadro dei cambiamenti fisici. Rapporto che vede tra i suoi protagonisti anche il sottoscritto (sarò presente in Giappone) che, assieme ad un collega inglese, ha coordinato la parte sugli effetti del cambiamento climatico in Europa.
Senza entrare nel merito dei numeri, che possono essere divulgati solo il 31 marzo, posso dire che si pone un problema serio di governance. L’analisi ha portato infatti ad evidenziare un rischio sistemico. Ciò significa che si produce una catena di effetti negativi che ha bisogno di una nuova capacità di coordinamento delle risposte. Per fare un esempio pensiamo agli incendi che hanno sconvolto la Russia nel 2010. In tal caso, l’emissione di particolato ha fatto aumentare sensibilmente i ricoveri creando una domanda di assistenza sanitaria non prevista, la gente ha provato ad allontanarsi e i trasporti sono andati in crisi. E infine, l’effetto sui raccolti è stato pesante. Se non fermeremo le emissioni serra dovremo prepararci a vivere in un mondo in cui questi fenomeni non sono più un’eccezione.
Eh no, così non va, caro onorevolino Riccardino testapiùlucidadellaPisana! Le paghiamo un bell’ufficio stampa e lei se ne esce con un articoletto etto etto? Orsù, sproni il suo-nostro salariato, la prossima volta vogliamo leggere un’articolessa un po’ più sostanziosa.