E ora che, grazie all’idea del vicesindaco Luisa Ciambella, la Polizia locale del capoluogo va a scuola di comunicazione.
E ora che il nuovissimo corso è articolato in sei pomeriggi di lezione, per un totale di ventiquattro ore e vedrà impegnati sessantacinque operatori del Comando.
E ora che il corso “Comunicare alla cittadinanza” è un’iniziativa che vuole dare un segnale positivo d’apertura e di miglioramento del rapporto tra polizia e cittadini.
E ora che la stessa Ciambella ha sottolineato che “molto spesso l’approccio che una persona ha con una città è mediato da personale di forze dell’ordine, in primis, quelle appartenenti alla polizia locale: per questo motivo, risulta essere di primaria importanza formarlo a comunicare e a dare informazioni nella giusta maniera”.
E ora che il corso ha preso il via il 20 febbraio dell’A.D. 2014, e fin dal primo incontro si è connotato, come ha rilevato il professor Enzo Palmisciano che lo coordina, alla stregua di “un’esperienza operativa e pratica”, in quanto “non saranno semplici conferenze, ma spazi nei quali gli agenti saranno chiamati a lavorare e mettere in pratica ciò di cui si sta parlando”.
E ora che il corso è orientato ad educare le donne e gli uomini della Polizia a comunicare con gli utenti, concittadini o turisti che siano, partendo dal presupposto che “siamo soliti interpretare i gesti e le parole delle persone durante conversazioni di ogni genere, e a rispondere a seconda di come noi recepiamo”, col risultato che “non sempre la risposta che diamo è adeguata e corretta”.
E ora che “bisogna imparare a comprendere e agire di conseguenza, e, non da ultimo, a comunicare nella maniera più adatta”, anche perché, come ha affermato il comandante della Polizia locale Franco Fainelli, “nessuno di noi aveva mai partecipato a corsi di comunicazione”, tanto che “fino ad oggi probabilmente avevamo delle carenze sull’interazione con l’utente, ma ora, grazie al nostro sforzo personale, avrà inizio una nuova fase”.
E ora sarebbe cosa buona e giusta che il vicesindaco Ciambella si congratuli tosto con i sessantacinque.
Non dimenticando, al momento della consegna dei diplomi ai provetti comunicatori, di pronunciare le immortali avvertenze vergate dal principe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967), in arte Totò: “Appartenenti al corpo di Polizia locale: state attenti e vigili. Siate gentili e urbani. Siate vigili e urbani. Siate, soprattutto, Vigili urbani”.
Bah, un’altra perdita di tempo e, soprattutto, di pubblico denaro…