Doppio appuntamento con Slow Food Viterbo questa sera con le cene organizzate da due ristoranti che si stanno distinguendo con le loro proposte enogastronomiche fortemente ispirate ai valori di Carlo Petrini del “buono, pulito e giusto”.
Il primo evento s’intitola “ cena con la biodiversità umana” all’agriturismo “I Giardini di Ararat”, a Bagnaia, per il progetto di agricoltura sociale della Compagnia del Capagno che prevede il coinvolgimento diretto di alcuni giovani seguiti dal Servizio Disabile Adulto della Ausl di Viterbo. I ragazzi affiancheranno la chef in cucina e il personale in sala proponendo ai partecipanti una cena con menù degustazione di prodotti tipici locali, tra cui la tradizionale Pizza di pasqua, con la presenza di diversi produttori bagnaioli tra cui “Il Borgo”, “I Giardini di Ararat” e alcune rappresentanti della Proloco di Bagnaia (per informazioni e prenotazioni tel. 0761.289934). Il prezzo della serata è di euro 30,00 (euro 27 per i soci Slow Food).
Il secondo appuntamento si svolge a Vignanello, al ristorante “Il Vicoletto 1563”, per la prima di una serie di cene dedicate alla scoperta dei sapori delle regioni italiane. Si comincia con il Veneto proponendo un menu totalmente costruito attorno ai presidi di Slow Food: il fagiolo gialet della Val Belluna, l’antico orzo delle Valli bellunesi, polentina di mais perlato, l’oca in onto, il sale di Trapani. Ad accompagnare le diverse portate i vini della cantina Guerrieri Rizzardi, storica azienda vitivinicola del Veneto presente nelle quattro zone classiche di produzione dei vini veronesi: Bardolino, Valpolicella, Soave, Valdadige. A fine pasto, ad accompagnare il dolce, si berrà, della medesima cantina, l’Agrumino del Gard, un liquore prodotto in quantità limitata da cinque agrumi, secondo una tradizione secolare nata nelle antiche limonaie del Garda. Il prezzo della serata è di euro 35,00 (euro 30 per i soci Slow Food). Per informazioni: 0761.754073 – 339.5829713.
In entrambe le cene gli esponenti di Slow Food Viterbo interverranno portando il loro contributo sulle peculiarità dei prodotti e sulla cultura enogastronomica.
Si magna? Strano che non ci sia la nauseabonda kaffeina tra gli organizzatori.