Se c’è una persona che possa essere definita “topo di biblioteca” quella è Noris Angeli. Le sue pubblicazioni non sono mai il risultato di una improvvisazione, ma il frutto di anni e anni di letture di documenti, di raccolta di informazioni, di elaborazione di dati. L’esempio più noto è la ricerca da cui ha tratto origine il suo volume sulle Famiglie viterbesi. Ora ne abbiamo un nuovo esempio e qui si tratta di una ricerca che ancora non ha visto la pubblicazione ma che è il risultato di un lavoro lunghissimo.
Oggi pomeriggio alle 16, nella sala conferenze del Centro di documentazione a Palazzo papale, l’autore ci presenterà lo studio su Orafi e Argentieri che ricostruisce quattro secoli di storia di quello che oggi si chiamerebbe artiguianato artistico applicato alla lavorazione dell’oro e dell’argento.
Un’occasione da non perdere per coloro che oltre a magnificare la sotria di Viterbo attraverso i monumenti, vogliono conoscere qualcosa di più di questa storia attraverso gli uomini e le donne che qui sono vissuti, hanno lavorato, hanno costruito il nostro passato.
Orafi e argentieri: lo studio di Noris Angeli
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