Massimo Coco aveva 15 anni quell’8 giugno 1976, quando suo padre, Francesco Coco, Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Genova, venne ammazzato dalle Brigate Rosse in un attentato assieme all’agente di scorta Giovanni Saponara e al suo autista, l’appuntato dei carabinieri Antioco Deiana.
Oggi Massimo, il più piccolo dei tre figli del giudice, è un violinista e compositore, docente presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” del capoluogo ligure, e svolge una intensa attività concertistica sia come solista che in importanti orchestre.
Al Salotto delle 6, oggi pomeriggio ripercorrerà, con Pasquale Bottone, quegli anni di piombo, e con essi l’amaro destino di una famiglia vittima del terrorismo ma anche, secondo il figlio del giudice, di uno Stato che non avrebbe adempiuto completamente al proprio dovere.
Il terzo appuntamento con il Salotto delle 6 on the road sul lato oscuro del Belpaese è alle ore 18 presso la sala consiliare “Falcone e Borsellino” a Soriano nel Cimino. Ingresso libero.