Una volta tanto sono tutti d’accordo. Come se poi fosse poco. Serviva uno shock. O uno choc, per dirla alla francese. O comunque uno che non facesse lo sciocco. E così è andata. La strada è ancora lunga e tutta in salita, certo. Ma all’indomani della presentazione dei provvedimenti del nuovo Governo i commenti son positivi. Tanto sul fronte nazionale (esclusi i soliti lamentosi), quanto su quello locale. Matteo c’è. Piace. E potrebbe rappresentare il tanto agognato salvatore della patria.
Cna rivela in apertura “il potenziale positivo che l’insieme delle azioni illustrate da Renzi è in grado di sprigionare per favorire la ripresa, lo sviluppo e il lavoro”. Augurandosi che il taglio dell’Irpef possa produrre effetti significativi sui consumi e determinare un aumento della domanda interna. Chiede inoltre di fare ogni possibile sforzo per allargare i benefici fiscali agli autonomi. “La semplificazione delle procedure può consentire all’apprendistato di tornare ad essere la principale porta d’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro – questo secondo la segretaria locale e di Civitavecchia Luigia Melaragni – Così come l’allungamento a 36 mesi della durata dei contratti a termine senza causale. Il rinnovato impegno per lo sblocco dei pagamenti alle imprese e i nuovi investimenti pubblici nell’edilizia scolastica e nella difesa del territorio, potranno spingere in modo significativo la crescita”.
Confartigianato tocca invece il tasto Irap. E la sua riduzione di dieci punti percentuali. “Un buon inizio – interviene Andrea De Simone, direttore di Viterbo – ma le migliorie da apportare sono molte e da oggi bisogna dimostrare la validità di quanto esposto. Insomma, uno spiraglio di luce sembra squarciare le tenebre che da mesi ormai incombono cupe sull’Italia. Ottima la proposta di pagamento entro il 2014 dei 68 miliardi di crediti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Su questo nulla da obiettare, tranne il necessario adeguamento del sistema burocratico che, se invariato, finirebbe col bloccare la misura di per sé buona, intrappolandola nelle sue maglie decennali fatte di tempi d’attesa e scartoffie”.
Si concentra sull’Irap pure Federlazio. “Sicuramente il provvedimento più importante – spiega per l’ente il direttore Giuseppe Crea – Non viviamolo però come un derby con l’Irpef. Occorreva imboccare un percorso attraverso misure d’impatto. Ci siamo, ma il secondo passo è quello di accelerare i tempi”.
Soddisfatti infine anche i vertici di Confindustria, ma leggermente più cauti rispetti agli altri. “Bene – apre il direttore David Delli Iaconi – buon progetto, ma vediamo come finirà. Lo stesso Renzi ha ammesso che sarà determinante rispettare le scadenze di maggio. Sottoscriviamo la tesi. Le prime idee restano positive, anche se su alcuni fronti regna un po’ di confusione. Tempo al tempo, e fiducia”.
Son tutti felici & contenti per le vacue trombonate del ciarliero Renzi.