E’ arrivato il grande giorno. Torna oggi a Gradoli l’appuntamento con il Pranzo del Purgatorio, secolare tradizione portata avanti dalla Fratellanza del Purgatorio che si svolge ogni anno il mercoledì delle ceneri, primo giorno di quaresima. Per l’occasione, negli ampi spazi della Cantina oleificio sociale, viene allestito un grande banchetto su rustiche tavolate di legno che possono contenere circa duemila commensali provenienti da tutta Italia e non solo.
Tutto questo è stato preceduto dalla questua del giovedì grasso il (27 febbraio scorso), in cui un gruppo di confratelli vestiti con saio marrone e cappuccio e mantella violacei, preceduto dallo stendardo e dal rullo di un tamburo, ha percorso le vie del paese per raccogliere tutto quello che i cittadini hanno donato loro. Il tutto è stato poi battuto all’asta sabato scorso, e i fondi sono stati utilizzati per l’allestimento del pranzo di oggi.
Nata nel XVI secolo con il nome di Fratellanza del Suffragio, la Fratellanza del Purgatorio ha come scopi principali onorare e suffragare le anime del Purgatorio attraverso la celebrazione di messe e aiutare i bisognosi raccogliendo fondi e mettendo a disposizione manodopera gratuita. Fanno parte della Fratellanza circa novanta uomini tra i 18 e gli 85 anni, coordinati da un consiglio direttivo di dieci confratelli.
Come vuole la tradizione, il Pranzo del Purgatorio è rigorosamente a base di magro e viene servito il seguente menù: fagioli del Purgatorio in bianco conditi con olio extravergine dei colli gradolesi e un pizzico di pepe; minestra di riso con sugo di tinca cucinata secondo una ricetta segreta; luccio in umido; nasello fritto; baccalà lesso condito con olio e un trito di aglio e prezzemolo; una mela.
Il prezzo è di 20 euro a persona e il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Informazioni al telefono e fax 0761.456810 – cellulare 340.8936678 – Facebook: Fratellanza del Purgatorio – email: fratellanzadelpurgatorio@gmail.com). Per ulteriori informazioni: www.comune.gradoli.vt.it.
Il titolo ci ha ancora una volta tratti in inganno: pensavamo infatti si trattasse della riunione a fini spartitori e di potere di una malfamata lista cinica (non è un refuso) vivaviterbicola.