“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” sentenziava il saggio zio Giulio (Andreotti). E questa vicenda della cavea di valle Faul, inserita all’interno del progetto Plus, ma che oggi palazzo dei Priori ha deciso di depennare, di sospetti ne crea più d’uno. Per vari motivi. Il primo: perché l’assessore ai Lavori Pubblici Lella Saraconi ieri mattina s’è presentata in commissione annunciando la rinuncia alla realizzazione dell’opera (con un conseguente risparmio di circa 500 mila euro) senza spiegarne i motivi e soprattutto senza dire cosa il Comune intende farci al suo posto. Il secondo: perché il provvedimento è stato approvato in giunta con l’assenza (molto sospetta) di ben tre assessori, tutti del Pd (Luisa Ciambella, Alvaro Ricci e Fabio Fersini).
Tutto ciò ha ovviamente contribuito ad alimentare una serie di dubbi, come spiega il consigliere di FondAzione Giammaria Santucci, presente ieri mattina in commissione. “L’assessore – dice il consigliere – ieri ha annunciato la decisione di definanziare l’opera, dopo un contatto verbale avuto con la Regione, ma senza dare nessun’altra spiegazione e soprattutto senza dire quale alternativa palazzo dei Priori intende mettere in campo”.
Quindi? “Quindi – prosegue Santucci – appare tutto molto illogico, giacché uno può dire: ho questi soldi da spendere e invece di farci questo ci faccio quest’altro. Ma in questo caso non è così. E poi: va tenuto presente che valle di Faul è sottoposta a una serie di vincoli e non è detto che quello che ha in mente l’assessore (ma ce l’ha?) sia realizzabile”.
Qualcosa però, durante la riunione di ieri mattina è venuto fuori. Dal momento che l’assessore Saraconi si è lasciata sfuggire che sarebbe intenzione del Comune restaurare il rudere della chiesa di valle Faul, di proprietà della famiglia Checchia. “Per carità – dice ancora Santucci – l’idea può essere anche buona, ma bisogna capire qual è il percorso da intraprendere. Palazzo dei Priori la vuole acquistare? vuole proporre una permuta? E i 500 mila euro risparmiati dall’abolizione della cavea sono sufficienti per portare a termine il progetto?”.
Insomma, per il momento si naviga a vista. “Anche perché – conclude Santucci – è curioso che i consiglieri del Pd in commissione si siano dichiarati d’accordo col provvedimento mentre ben tre assessori dello stesso partito si sono assentati al momento del voto della delibera. C’è qualcosa che non è chiaro. A noi, come minoranza, non resta che vigilare stando con gli occhi ben aperti”.
Intanto la sora Lella (Saraconi) ha dimostrato per l’ennesima volta di avere poche idee, ma confuse.
Il vero mistero è perché Michelini non abbia ancora cacciato la Sòla (non è un refuso) Lella.