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Botteghe artigiane: si riparte

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È iniziato il secondo ciclo della bottega artigiana più rinomata della Tuscia, frutto della collaborazione tra Confartigianato Imprese di Viterbo e Italia lavoro – Progetto AMVA. I nove stagisti partecipanti al programma questa mattina si sono presentati puntualissimi presso gli uffici di via Garbini per iniziare la loro avventura con la giornata dedicata alla formazione relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Ad accoglierli il direttore di Confartigianato, Andrea De Simone, il dirigente e il responsabile di Italia Lavoro, Roberto Tropea e Luigi Sigismondi, e il responsabile dell’ufficio ambiente e sicurezza, che ha fatto da docente ai ragazzi.

«Il lavoro che Confartigianato e Italia Lavoro portano avanti da ormai due anni – spiega De Simone – incide profondamente sul tessuto sociale del nostro territorio. Per quanto si riesca ad attivare una decina di stage per volta, il segnale che diamo è positivo e contribuisce a rinnovare lo spirito imprenditoriale dei nostri giovani e delle nostre imprese che, grazie a questo circuiti, riscoprono il piacere di trasmettere i solo saperi artigiani».

Con oltre 100 domande pervenute per l’Avviso Assunzioni e quattro assunzioni post-tirocinio, la bottega della Tuscia si guadagna una posizione privilegiata rappresentando un’eccellenza tra gli interventi ideati per favorire l’occupazione giovanile. Malgrado non rientri l’allarme disoccupazione, infatti, arrivano segnali positivi dalle sinergie creatisi a livello regionale, tra queste quella che vede protagoniste attive l’associazione artigiana e Italia Lavoro e che mira ad incrementare il tasso di occupazione nel territorio, dando vita a importanti occasioni d’incontro tra il mondo del lavoro imprenditoriale e i giovani che vi gravitano intorno. Basti pensare che il progetto Botteghe di Mestiere, grazie al quale è nata la bottega di Confartigianato, “Antichi sapori nei mestieri tradizionali della Tuscia”, vede la partecipazione di sette aziende, realtà fortemente radicate nel territorio e leader nei loro settori di riferimento, che ospiteranno nove giovani aspiranti artigiani. «Queste aziende – interviene Tropea – puntano sui giovani che hanno davanti, chiedendo loro passione, serietà, responsabilità e affidabilità. Queste sono le stesse cose che noi ci aspettiamo dai nostri stagisti».

«Il contesto economico-normativo con il quale siamo costretti a rapportarci quotidianamente – interviene Virginio Casantini, imprenditore viterbese e capofila della bottega della Tuscia – rischia di spingere le imprese verso un inevitabile atteggiamento di chiusura rispetto alla formazione dei giovani. Questo però significherebbe segnare la fine delle nostre attività, in primo luogo, e in secondo l’impossibilità per il Paese di dare il via a quella fase di ripresa di cui tanto abbiamo bisogno. La nostra forza sta proprio nella capacità di tramandare il nostro saper fare: è qui che si annida l’innovazione della nostra tradizione artigiana».

«Siamo certi – incalza il direttore di Confartigianato – che anche questo secondo ciclo darà ottimi risultati, eguagliando, se non addirittura superando, quelli raggiunti con il primo corso. Il progetto, infatti, non mancherà di dimostrare la sua validità e la forte ricaduta sociale sul territorio. Auguriamo buon lavoro a questi nove ragazzi e agli imprenditori che li ospiteranno e con i quali passeranno i prossimi mesi, aspettando la fine del percorso per raccogliere i frutti sperati».
Dopo la giornata di oggi trascorsa in aula per le lezioni teoriche, da domani i giovani stagisti faranno il loro ingresso ufficiale nelle aziende e inizieranno il loro viaggio, spinti da quell’entusiasmo tipico dei giovani appassionati.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    E i (presunti) bottegai che di secondo lavoro fanno i pugili, quando la aprono la loro bottega, anzi palestra?

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