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A Soriano è ancora allarme arsenico

Soriano_nel_cimino_1In questi giorni dopo vari comunicati stampa siamo riusciti a far emergere con forza l’allarmante   situazione arsenico nel nostro territorio. Possiamo dire con molta obbiettività e chiarezza che il nostro intervento non era atto a fare “terrorismo”, come qualcuno ha sostenuto, ma volto a salvaguardare e tutelare la salute dei nostri cittadini, stante la mancanza di attenzione della attuale amministrazione di Soriano.

Ed è appunto avendo fatto un’ulteriore ricerca incrociata dei dati, che la gravità della situazione rendeva indispensabile, abbiamo notato come la presenza di arsenico superiore alla direttiva europea fosse già stata documentata con apposita certificazione da Talete s.p.a nel giugno 2013  durante un controllo di routine eseguito in via dei Castagni. Quindi,  prima della relazione del commissario regionale del luglio 2013, c’era già una certificazione con protocollo Talete n. 3531 datata giugno 2013 che denunciava il superamento della soglia consentita dei valori di arsenico nell’acqua.

La domanda che non trova giustificazione e risposta è perché non sia stata “tempestivamente” emessa un ordinanza già da giugno 2013 e se il sindaco e gli uffici preposti si siano resi conto del superamento dei parametri. Ebbene, aldilà della nota di critica che tutti noi possiamo mettere in campo, vorrei apportare, come nel mio stile e modo di far politica, delle proposte migliorative.

Innanzitutto, solleciterei il più possibile le ditte appaltatrici per far istallare in tempi brevissimi e certi i dearsenificatori nei serbatoi di S.Eutizio e S.Giorgio, visto che è da settembre che la maggioranza parla di questi importantissimi interventi, senza nessun riscontro.

Proporrei inoltre un contributo economico, vista la situazione che si è venuta a creare da tempo nella zona di S.Eutizio ed ora anche in alcune zone del capoluogo, da stabilire compatibilmente con le disponibilità del nostro bilancio, per aiutare le famiglie a pagare  le salate bollette che stanno arrivando anche nelle zone dove l’acqua non è potabile.

Infine, visto che non sono ancora presenti autobotti,  proporrei di coinvolgere la Protezione Civile – Squadra Ecologica per mettere in piedi, insieme a loro, un piano di distribuzione giornaliera nelle zone colpite, convinto che un contributo da parte dell’associazione sia fondamentale visti anche gli ottimi risultati che la stessa ha da sempre ottenuto in qualsiasi emergenza si sia trovata ad affrontare anche fuori del nostro territorio comunale.

Sono certo che il sindaco e la sua maggioranza provvederanno a convocare a breve, come peraltro già richiesto dai Consiglieri d’opposizione, un consiglio comunale per consentire una costruttiva ed ampia discussione di tutte le varie problematicità e proposte connesse all’emergenza arsenico.

Ribadisco anche il mio convincimento che lavorando insieme sia possibile apportare un arricchimento per tutelare e migliorare la qualità della vita della nostra cittadinanza, in particolar modo quando è addirittura la salute dei cittadini che viene messa a repentaglio.

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