A Tuscania è in programma l’ultimo appuntamento di “Cinema con qualcuno dentro”, otto incontri a cura di Ennio Cavalli, presso il Supercinema, in via Garibaldi 1.
Due appuntamenti, il venerdì e il sabato di ogni mese, con questa idea dello stare insieme: il venerdì, dopo la chiacchierata e lo spettacolo, tutti in cantina, aperitivo ‘tuscanese’ (ingresso 5 euro). Il sabato, abbinata da set, cinema & cestino: dopo l’incontro pomeridiano e prima della proiezione del film, cena al Supercinema (ingresso 12 euro).
Accompagnati dall’augurio di Ennio Cavalli “Buona visione, buon ascolto, buon appetito!”, venerdi prossimo sarà proiettato il cortometraggio “Nei miei occhi le tue parole”, viaggio nella fotografia nella poesia e nella creatività con Rinaldo Serra, Franca Polizzano e lo stesso Ennio Cavalli che è anche l’ispiratore degli scatti fotografici, con il suo libro Poesie con qualcuno dentro. Versi recitati da Rolando Abbarchi. Regia di Massimiliano Montefameglio. Musiche di Alessandro Montefameglio. E si avrà il piacere di parlarne con tutti gli autori. Tuscania ha già ospitato quest’estate la mostra Fotografie con qualcuno dentro di cui il cortometraggio realizza un backstage poetico ed empatico. Al termine pane e olio in cantina.
Sabato invece, lunga giornata dedicata a Carlo Lizzani: alle 18.30 incontro con Francesco D’Ascenzo che nel 2012 ha raccolto le parole di Lizzani in una singolare videobiografia. Sarà con lui Rosa Di Brigida, cui si deve la paternità dell’idea Autobiografie Eccellenti, realizzata dalla Casa di Produzione Eradea. E a seguire la testimonianza di Laura De Luca, che incontrò Lizzani più volte e che porterà un’intervista da lei realizzata per Radio Vaticana in occasione dell’uscita del libro di Lizzani “Il mio lungo viaggio nel secolo breve”, edito da Einaudi.
Dopo la cena/cestino, appositamente confezionata da Emma Biordi con ravioli ricotta e spinaci, cicoria ripassata e torta di mele, alle 21, sarà proiettato il film “Achtung banditi”, esordio alla regia per Carlo Lizzani, che prende spunto da un reale fatto di cronaca per parlare dei rapporti tra operai e Resistenza.
Il film venne realizzato grazie ad una sottoscrizione di azioni da 500 lire. Lizzani, stando a quanto spiegato al tempo dell’uscita del film, ebbe l’idea della sottoscrizione dopo aver assistito alla proiezione di” La terra trema” (1948) e aver discusso con Luchino Visconti del fatto che quest’ultimo non aveva trovato produttori interessati al proseguimento della sua opera (inizialmente pensata come la prima parte di una trilogia).
A Viterbo il cinema lo fanno dalla mattina alle sera gli improvvidi e improvvisati assessori del buon Michelini. Ne cacci qualcuno, caro ingegnere, ne cacci qualcuno…