“Terre ai giovani”. E’ il nome dell’iniziativa con cui la Regione affitterà a cittadini del Lazio (per 15 anni) 320 ettari di terreni dell’Arsial (con un occhio di riguardo verso i ragazzi). I lotti si trovano tra Roma e Viterbo (il progetto sarà poi esteso anche altrove), saranno accompagnati da150 mila euro per le start up e 500 mila euro per la parte investimenti (garantiti nelle banche dal patrimonio Arsial). Il canone verrà richiesto all’inizio del quarto anno. La permanenza è rinnovabile per lo stesso arco di tempo. Saranno privilegiati gli agricoli tra i 18 e i 39, ma tutti possono manifestare interesse. “Una speranza per il futuro – spiega il consigliere regionale Riccardo Valentini – un’iniziativa capace di dare una svolta al settore. Uno strumento innovativo per cercare di uscire dalla crisi”. Ma c’è chi dice no, per citare quello. E come spesso accade nel pianeta politica a sollevare le critiche è il Movimento 5 stelle. Che grida all’ennesima fregatura.
Procediamo per ordine. Sponda Tuscia, le quote: un terreno agricolo, uno con casale, un vigneto e un podere. Circa 38 ettari. “Quattro aree – prosegue Valentini – due a Montalto di Castro, poi Proceno e Tarquinia. Un segnale che abbiamo voluto dare come segno di concretezza. Vogliamo approvare una legge che riguarderà tutto il patrimonio demaniale”.
Reazioni a caldo. Apre il dibattito Patrizio Nicolai. “Un percorso virtuoso verso questa direzione che ora diventa realtà – dice il delegato locale di Giovani Impresa Coldiretti – A nome della categoria saluto con soddisfazione la novità”. “Una svolta importante – parla stavolta Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti – che auspico possa essere in grado di dare una sterzata. Al plauso aggiungiamo la totale disponibilità”. Tocca poi a Miranda Perinelli, che puntualizza: “Una buona notizia – questo l’attacco per Cgil – ma ritengo importante che sia a disposizione anche dei meno giovani, visto il dramma vissuto da tanti over 40”.
Tutti propositivi quindi. Tranne la sponda pro Grillo. Che manifesta dubbi attraverso Silvia Blasi. “Leggendo il bando si svela il bluff della Giunta che sulla formula ha basato la sua propaganda. I 300 ettari non sono interamente o immediatamente utilizzabili perché in parte occupati, in parte senza vocazione agricola e in alcuni casi oggetto di contenzioso. Il rilancio dell’agricoltura e dell’occupazione dovrebbe passare per misure concrete e non solo per annunci pubblicitari, false speranze. Rosati (Antonio, commissario straordinario nominato da Zingaretti, ndr) dovrebbe trovare soluzioni percorribili e non pubblicare bandi fasulli solo per far vedere che l’Arsial lavora”.
Una bella vanga per Philip Red from Trieste il suo tristo scherano Bar Elli from Civitavecchia, please!