Sono i due capi ombra dell’opposizione. Uno perché è l’ex sindaco, si chiama Giulio Marini, e ha ceduto per stima e amicizia il ruolo di capogruppo di Forza Italia al fido Claudio Ubertini. L’altro perché naviga nelle sale consigliari da quasi un ventennio, e conosce tutti i risvolti della macchina amministrativa e i trucchetti di quella politica: il suo nome è Gianmaria Santucci.
Ieri durante il consiglio straordinario sui rifiuti sono stati loro gli interventi più lucidi. Marini sfoggia addittura fair play: “Abbiamo fatto dei manifesti con Zingaretti e Michelini che portano i rifiuti a Viterbo: ora sono disposto a salire su una gru e cancellare personalmente il nome di Michelini, perché lei sindaco non c’entra nulla, la colpa è soltanto della Regione, come sempre. E io vado oltre, non la butto in politica, non difendo Zingaretti per principio come fa qualcuno della maggioranza. Noi vogliamo soltanto far capire che si sta facendo qualcosa ai danni dei viterbesi. Se la Polverini avesse fatto la stessa cosa nei miei confronti, quando ero sindaco, avrei protestato ancora e di più. Perciò noi qui dobbiamo pensare a difendere soltanto il nostro territorio, tutti insieme e con decisione”.
Sulla stessa linea Santucci, uno dei primi a sollevare il caso e a smascherare l’immobilismo del Comune sulla faccenda dei rifiuti romani: “Il problema è quello che la Regione sta facendo nei nostri confronti. Dobbiamo piantarla con le chiacchiere e con i postumi del congresso Pd, dobbiamo agire subito, e con atti amministrativi, altrimenti finiremo tutti nel barato. Cosa intendo per atti? Anche intimidatori, perché il Comune si è mosso tardi e dobbiamo essere incisivi. Intanto, sindaco, lei dovrebbe fare un’ordinanza di sospensiva per ragioni igienico sanitarie, e poi con quell’ordinanza andare in tribunale e bloccare definitivamente la mondezza romana”. Sì, perché l’emergenza rischia di aggravarsi ulteriormente: “Oggi può cadere anche la straordinarietà dei provvedimenti, perché il Comune di Guidonia, che ha 110mila abitanti, ha chiesto di conferire i suoi rifiuti a Viterbo, sebbene sarebbe più vicino Frosinone. Non è più una questione di prossimità geografica, ma di costi: a Viterbo costa meno e allora tutti vengono a Viterbo. I sindaci parlano e trattano direttamente con le aziende proprietarie della discarica, rischiamo di assistere ad un’escalation senza regole”. Periò, meglio muoversi in fretta e con decisione.
“Poche chiacchiere, bisogna solo agire”
di Andrea Arena
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