Forse c’è il rischio di essere ripetitivi. Ma, in questa brutta vicenda della mondezza romana, continua a venire in mente Cicerone e il suo Quousque tandem, Zingaretti, abutere patienta nostra?
Oggi a palazzo dei Priori si celebrerà un consiglio comunale straordinario per dibattere dell’argomento. C’è da giurare che il dibattito sarà infuocato, anche per l’atteggiamento un po’ tremebondo tenuto dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi, che ha inghiottito il rospo propinatogli dalla Regione senza colpo ferire. Ora sembra che il sindaco Leonardo Michelini si sia svegliato (ma forse ha chiuso la stalla quando i buoi erano già fuggiti) giacché, dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur (Tito Livio), ovverosia mentre a Viterbo si chiacchiera, i camion della monnezza continuano ad arrivare a Monterazzano.
Comunque sia, oggi in consiglio comunale si dibatterà l’argomento. Ma una domanda sorge subito spontanea: saranno presenti i consiglieri regionali, soprattutto quelli di maggioranza, che rappresentano il territorio? Perché dovrebbero essere loro a fungere da cerniera tra quello che è (o dovrebbe essere) il principio di solidarietà e l’altrettanto sacrosanta difesa del territorio. Giacché la discarica di Monterazzano non è infinita. E tutto quello che Viterbo ha cominciato a risparmiare con la raccolta differenziata, partita in mezzo a mille difficoltà, viene poi vanificato dall’arrivo dei camion dalla Capitale o dai centri del suo circondario.
E allora, tanto per fare un po’ di chiarezza , al di là di ciò che oggi si deciderà a palazzo dei Priori, forse sarebbe opportuno che dalla Regione arrivasse una dichiarazione netta su quanto tempo ancora durerà questa trasmigrazione dei rifiuti. Perché in Italia c’è il bruttissimo vizio di rendere definitive le soluzioni provvisorie.
Un problema, quello della mondezza romana, che dovrebbe riguardare anche il neo segretario regionale del Pd, quel Fabio Melilli che, da presidente della Provincia di Rieti, ci ha regalato anche la sua mondezza (che continua, pure quella, ad arrivare imperterrita) pur avendo assicurato – quando fu eletto la prima volta – che in tempi brevi la Sabina si sarebbe resa autosufficiente.
In un’intervista concessa a “Il Messaggero” due giorni or sono il consigliere regionale Enrico Panunzi ha detto che il Comune di Viterbo “si deve adeguare”. Si potrebbe replicare, senza alcun velo polemico, che finora, almeno sul tema rifiuti, s’è adeguato fin troppo ai voleri del Governatore e del suo codazzo.
Forse però, è necessario a questo punto che anche la gente comune faccia sapere come la pensa, visto che il problema riguarda tutti. E allora Viterbopost invita i suoi lettori a inviare una mail a redazione@viterbopost.it, per girarla poi ai consiglieri regionali del territorio e allo stesso presidente Nicola Zingaretti.
Fino a quando? Fino a quando non butteremo già dalle loro comode e ben remunerate poltrone questi politici cialtroni! La mail di protesta da girare a Zingaretti, ovvero la testa più lucida del PD laziale, può e deve essere un buon inizio.