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“Che bello il centro senza auto”

Piazza del Gesù

Piazza del Gesù

Roba da pazzi. Su Facebook esiste pure qualcosa di costruttivo. Si chiama “Viterbo centro storico chiuso” ed è una pagina frequentata da oltre mille e trecento persone. Almeno stando ai “mi piace”, diventati ormai metro di giudizio universale e indiscusso. Sul profilo social si parla delle potenzialità e delle (tante) bellezze situate all’ombra della Palanzana. Foto storiche. Frasi patriottiche. Motti condivisi (altro must). E cose simili. Azioni interattive nell’epoca del “faccialibro”. E dato che la rete sta sempre sul pezzo non potevano mancare due battute sullo sconvolgimento che si sta verificando questi giorni. Sulla missione del buon Alvaro Ricci. L’assessore contro i suv a vento. Il primo che dopo 2014 anni di promesse s’è messo in testa di non far più varcare diverse porte alle automobili.

La Ztl è partita. Ne abbiamo parlato su codeste colonne proprio ieri. Un avvio agrodolce tra negozianti avvelenati, cartelli (sgrammaticati) di protesta, piloti smarriti e poco turismo. L’unica notizia concreta e tangibile è quella che certe strade e certi scorci, stando agli scatti (di turisti e non) son piaciuti. Vuoti. Concreti. Così come erano stati ideati prima dell’invenzione dell’Hummer (crocifiggete l’ideatore, please).

“Siamo tutti Ferruccio”, si legge sul portale. Ok, ma che dice ‘sto Ferruccio? “Risiedo in centro e condivido la decisione di liberare le piazze (anche se ho l’auto). Spiegate ai commercianti e ai bastian contrari che se la città cresce in bellezza e in prestigio cresce anche economicamente”. E questa forse è la vera sintesi della pagina. Il messaggio da girare al prossimo. La buona novella. Quella che, scorrendo tra i commenti, per lo più viene sottoscritta e in piccola percentuale criticata. “Prima dateci scale mobili, parcheggi, servizi vari. Poi semmai chiudiamo – sentenzia un disertore – basterebbe visitare destinazioni vicine e copiare”.

Sempre su Facebook non mancano, rimanendo sul medesimo argomento ma fuori da “Viterbo centro storico chiuso”, gli one man band. Quelli che se la cantano e se la suonano in solitaria, per farla breve. Che dispensano gratuitamente perle di saggezza ai fortunati avventori. “Prima di pensare alla zona a traffico limitato sistemate le buche – dice uno, pure abbastanza noto – sennò la gente non viene”. Nessun commento e zero mi piace. “Non invito amici da anni che mi vergogno – stavolta parla una lady – Ieri Viterbo era stupenda. Avanti così”. Chiude il genio, che non manca mai. L’Einstein del Carmine, del quale tentiamo la traduzione in italiano per render comprensibile il post: “Tutto questo casino quando il problema è semplice – illustra così la sua teoria – Quelli che abitano al centro hanno dieci macchine a famiglia. La sera si prendono una via intera e non ci si entra. Dategli un solo permesso e liberiamo Viterbo”. Grazie del consiglio. Ora però, data la perspicacia, attendiamo lumi su altri temi scottanti.

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3   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Facebook, twitter, metup… La democrazia del vaffa di grillesca memoria fa passi da gigante, è arrivata persino nelle dimenticate e sperdute lande viterbicole.

  2. Massimiliano Forieri ha detto:

    Certamente la pedonalizzazione è un fatto positivo a medio e lungo termine, non si può però negare che il contraccolpo per i commercianti inizialmente c’è. Le vendite sono calate drasticamente sabato pomeriggio per molti esercizi compreso il nostro, come d’altra parte era successo nei week end prenatalizi in cui il mancato guadagno è stato notevole e ci ha creato difficoltà. Ritengo che nonostante se ne parli da un bel po’, la cosa sia stata organizzata molto male a partire dalla segnaletica. Quei fogli A3 stampati al computer (tipo preventivo) attaccati sulle transenne hanno causato scene di panico fuori porta romana, in piazza fontana grande e via Cavour. Cosa evitabilissima semplicemente mettendo grandi cartelli leggibili con spiegazione e invito a parcheggiare fuori le mura. Poi c’era tempo per organizzare qualcosa che invitasse la gente a farsi due passi in centro, o almeno dare licenza agli esercenti di buona volontà di farlo senza spendere tempo e denaro in permessi e marche da bollo…no?

  3. Giorgio Molino ha detto:

    E se facessimo fare una performance, proprio in mezzo a Piazza Fontana Grande, a qualche rinomata pornostar, che dite, i viterbicoli si convincerebbero a fare shopping a piedi?

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