La visita del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri al carcere di Viterbo ė il segnale di un’attenzione da parte del Governo che il territorio merita. La casa circondariale del capoluogo ė una realtà importate del Paese e un plauso va al Guardasigilli che con la sua presenza ieri lo ha testimoniato, dimostrando sensibilità per questa realtà. Gli episodi recenti avvenuti all’interno di Mammagialla hanno portato all’attenzione nazionale una situazione che agenti e sindacati denunciano da anni. Una situazione che, purtroppo, resta critica in tutte le carceri italiane. Il Governo e il Parlamento sono impegnati proprio in questi giorni nell’adozione di misure che aiutino a migliorare le condizioni di vita e di lavoro all’interno degli istituti detentivi. Alla Camera si sta discutendo un disegno di legge sulla custodia cautelare.
Anche il Partito democratico è in prima linea sul fronte delle carceri: a novembre è partita da Viterbo la campagna di monitoraggio che poi ha toccato diversi istituti italiani. La visita effettuata a Mammagialla insieme ai colleghi Alessandra Terrosi, Danilo Leva (responsabile nazionale giustizia del Pd) e Sandro Favi (responsabile nazionale carceri del Pd) ha dimostrato come la struttura sia affollata ma soprattutto carente di quelle professionalità necessarie a garantire la rieducazione del detenuto, dagli agenti al personale socio-sanitario.
Come disse l’indimenticato Franco Califano nel 1992 candidandosi alla Camera dei deputati nelle liste del PSDI: “Il carcere è un’esperienza che tutti i politici dovrebbero fare”. Capito il concetto Mazzoli?