Da Roberto Bandini riceviamo e pubblichiamo:
Serviva far scorrere meglio il traffico automobilistico in quell’incrocio sulla Teverina, molto congestionato dalla presenza di importanti esercizi commerciali e, da ultimo, dalle nuove lottizzazioni e dal collegamento con il quartiere Ellera che hanno incrementato ancor più le arterie di traffico in quel punto. Il risultato è stato parzialmente raggiunto con la costruzione di una rotatoria (se la vogliamo chiamare così) da poco inaugurata.
Parzialmente perché non ha di certo agevolato gli automobilisti abitanti nel quartiere S. Lucia che, uscendo, vorrebbero dirigersi sia verso gli esercizi commerciali del loro quartiere, che verso il quartiere Ellera. Per questi infatti non resta altro che andare ad immettersi sulla Teverina, non potendo utilizzare, da li, tutte quelle arterie nuove di zecca. Se vorranno andare in una delle direzioni di cui sopra, dovranno programmarle sul percorso di ritorno, al loro rientro dalle altre faccende. Entrando infatti nel quartiere avranno tutte le possibilità di scelta: verso casa, verso i negozi, verso l’Ellera.
Ci voleva tanto a prevedere una corsia per far attraversare costoro verso l’ingresso, e dare così anche meglio le sembianze di una vera rotatoria? (vedi nella foto allegata, una ipotesi disegnata in giallo da un non addetto ai lavori. Vedi anche nell’altro riquadro, come è stato risolto il problema del pilastrino della rete di distribuzione elettrica: mezzo affogato nel cemento della rotatoria. Siamo certi che questo era l’unico modo per risolvere la sua presenza in quel posto, conformemente alla sicurezza ed all’accessibilità all’occorrenza?)
Sindaco e assessore ai lavori pubblici, dato che per fortuna non siete voi i responsabili artefici del progetto, a voi ora il compito di metterci una pezza. I cittadini del quartiere S. Lucia vi ringrazieranno di certo.
Ci sarebbe da indagare, e molto, sul proliferare delle rotatorie (e relativi pratini) a Viterbo e provincia…
richiamando nel nome stesso l’atto del roteare e roteando noi quotidianamente il cucchiaino nel caffè, ecco che si palesa ai pochi il vero responsabile del proliferare delle rotatorie a viterbo e provincia…kaffeina!!!
hihihihhihihi
Idiozie d’un povero cialtrone flatulente a parte, il responsabile del proliferare delle rotatorie è la società Daniel Plants.