“E’ la prima volta nella storia dell’Università della Tuscia che l’Ateneo viterbese stringe un accordo con un ateneo russo. Le precedenti intese riguardavano infatti solo intese tra Dipartimenti di Università”. Così il professor Stefano Grego, delegato del rettore per gli affari internazionali, ha evidenziato l’importanza della collaborazione firmata in questi giorni tra l’Università della Tuscia e la Ural Federal University di Ekaterinburg della Russia.
Per l’occasione è giunto a Viterbo il professor Valeriy Mikhaylenko direttore del Dipartimento delle Relazioni Internazionali di quell’ateneo e storico. “Lo scopo di questa nuova intesa-ha commentato il professor Stefano Grego- è di coinvolgere fattivamente tutti i Dipartimenti dell’ateneo viterbese che potranno così confrontarsi con i colleghi russi ed avviare subito un fitto scambio di informazioni. Anche il professor Mikhaylenko ha mostrato piena sintonia in questo progetto”.
La città di Ekaterinburg è la città russa con più alta concentrazioni di italiani sia per la presenza di una base operativa dell’Enel con molti dipendenti italiani, sia per le numerose attività imprenditoriali avviate da italiani in questo grande centro russo. In questo progetto di collaborazione un ruolo importante è stato svolto dal professor Maurizio Ridolfi docente all’unitus di Storia contemporanea.” E’ un accordo di collaborazione- ha spiegato- di grande importanza per i due Atenei perché ci confronteremo con una Università che è la prima degli Urali e la terza per grandezza ed importanza della Russia con i suoi 50.000 studenti. Nel 2014 abbiamo già avviato progetti per la didattica ed un grande convegno sulla Grande Guerra in occasione del centenario (1914-2014). Ci saranno scambi di informazioni e opinioni e soprattutto la comparazione delle due storia: quella italiana con l’avvento del fascismo e quella russa con il bolscevismo. L’idea è di dare alla stampe un volume unico belle due lingue: italiano-russo”.
“L’Università di Ekaterinburg-ha evidenziato il professor Mikhaylenko- ha molteplici interessi che spaziano dalle discipline umanistiche a quelle tecnologiche avendo anche nel suo interno un politecnico. L’accordo con la Tuscia ci permetterà di ampliare le nostre conoscenze nei campi della modernizzazione, dell’economia e della storia non tralasciando lo scambio di studenti e docenti che sarà avviato da subito. Questo servirà a perfezionare anche la lingua russa per gli italiani e italiana per i russi. Ekaterinburg è la città più italianizzata della Russia sotto il profilo economico-culturale. E’ in progetto inoltre di avviare corsi di laurea magistrale che permettano agli studenti di conseguire diplomi con doppia validità sia in Russia che in Italia”.
Viola Buzzi è stata per così dire, l’ideatrice dell’accordo tra le due Università. “Ero ad Ekaterinburg per lavoro- dice- e siccome mi sono sempre occupata di progetti connessi con la cultura, ho pensato che due atenei così importanti dovessero conoscersi più profondamente. L’Unione Europea ha molte risorse per questo genere di iniziative con la Russia e pensiamo di sfruttarle al meglio. Certamente il rapporto che nasce adesso sarà rafforzato”.
Un tempo, neppure troppo lontano, il mitico (per i pennivendoli viterbicoli) Peppe Bucìa aveva molto interessi nell’ex URSS. Non sarà il caso che l’università della Tuscia assoldi il pingue onorevole come consulente per le relazioni con l’ex URSS?