Ormai va di moda. Un po’ come i leggings. E per fortuna, verrebbe da dire. Siamo in forte ritardo sul resto del mondo, ma ci stiamo organizzando. Tecnicamente si chiama “rete”, non serve per pescare pesci, ma permette a realtà diverse di cooperare al fine di raggiungere uno scopo comune. Che detta così pare facile, ma per arrivarci le battaglie non sono poche.
Comunque, le festività si avvicinano e la Camera di Commercio lascia il testimone, pur sorvegliando dall’alto le cose come ogni buon padre farebbe, a forse fresche. In realtà lascia uno dei tanti testimoni, prediligendo di approfondire altri canali (vedi il filone romano di Piacere etrusco ad esempio). “E’ il nostro momento magico – dice il presidente Ferindo Palombella – Festeggiamo 80 anni di attività, siamo stanchi ma felici. E lieti oltretutto che qualcuno prosegua un cammino iniziato qui, aggiungendone contenuti fantasiosi e innovativi”.
Il cammino in questione ha un marchio ben preciso, quello noto ai più (sempre più) come Tuscia Viterbese. Il fior fiore dei prodotti e dei produttori di zona sotto un unico nome. Che già fa rete. Se non bastasse poi stavolta le eccellenze di casa verranno oltremodo messe sotto i riflettori attraverso una due giorni ideata da quelli di Archeoares. Partendo infatti dal lavoro storico della Camera, Archeoares presenta questo fine settimana “Natale a km 0”. La location è quella splendida cornice di piazza San Carluccio. La torta sulla ciliegina la chiesa di San Salvatore.
E a questo punto si chiarisce definitivamente il concetto di rete. Innanzitutto per prodotti e iniziative di ogni tipo (rigorosamente locali, sia chiaro). Secondo poi per le forze messe in campo. Confartigianato, Legacoop, Slowfood, Cna, Confesercenti e Cia. Con la benedizione simbolica di Comune, Regione, Sodalizio dei Facchini e Bic Lazio. Nonché quella effettiva della Diocesi.
Cosa prevede il programma? Visite guidate gratuite. Artigianato, decorazione, ricotta dal vivo, lavorazione del peperino, un TTouch (tipo quelli dei tg) che permette di spulciare le aziende online, lezioni di cibo, letture, presentazioni di volumi e per concludere un concerto di musica sacra della neonata associazione (tempi d’oro per associarsi…) “Lo Specchio di Orfeo”.
“E’ un piacere proseguire l’opera della Camera di Commercio – parla Francesco Aliperti, uno degli ideatori – Ringrazio tutti per la fiducia. Non vi deluderemo”. “Porto i saluti del sindaco da Baku – esordisce così invece il consigliere comunale Maria Rita De Alexandris – E’ bellissimo quando qualcuno si interessa al ‘petrolio mai estratto’ della nostra stupenda terra”.
E a proposito di sindaco e Amministrazione, Palombella coglie al volo l’occasione: “E’ necessario un punto permanente di diffusione delle nostre eccellenze”. Che qualcuno porti ora il messaggio a Michelini in Azerbaijan.
Grazie al ducetto kaffeinomane Filippo Rossi da Trieste ora abbiamo in comune dei valenti vivaviterbicoli a chilometri zero e a quoziente intellettivo sotto zero.