“Prevenzione e sensibilizzazione sono le due parole chiave del protocollo tra Anci e D.i.Re che, se correttamente applicato, si dimostrerà utile per il contrasto della violenza nei confronti delle donne” . Così la delegata Anci alle Pari Opportunità, Alessia De Paulis, che ha sottolineato la sempre più stretta collaborazione tra Enti locali e associazioni per sviluppare azioni e progetti di prevenzione e lotta alla violenza di genere.
“Il fenomeno della violenza maschile contro le donne è un crimine – ha sottolineato la delegata Anci – e rappresenta una violazione fondamentale dei diritti umani” . In questo scenario positivo è stato l’ accordo siglato con D.i.Re perché “ si pone l’ obiettivo di svolgere una funzione di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne attraverso iniziative concrete come l’ inserimento dei centri antiviolenza nei piani di zona, la formazione della polizia municipale e degli operatori dei servizi sociali e l’ adozione di un sistema che prevede la raccolta di dati certi sul fenomeno della violenza. La novità, infatti – ha concluso De Paulis – è proprio quella di intervenire in un settore purtroppo deficitario nel nostro Paese, che riguarda appunto i centri antiviolenza, e di poter quindi disporre di dati aggiornati che consentano di monitorare i casi di violenza” .
“Il protocollo di intesa è un ottimo punto di partenza per realizzare a livello territoriale tutte le azioni necessarie affinché l’ Italia si uniformi alle direttive internazionali antiviolenza – ha detto Titti Carrano, presidente D.i.Re – sia per quanto riguarda il numero dei Centri antiviolenza che dei posti letto nelle case rifugio. Tutto questo è possibile solo con finanziamenti adeguati permanenti. Ma non basta: i centri antiviolenza devono essere riconosciuti come luoghi di elaborazione politica, di esperienza e competenza. I centri non sono un servizio, ma luoghi di progettualità e di valorizzazione delle donne che hanno avuto il merito di portare alla coscienza collettiva la questione della violenza contro le donne e del femminicidio. Ci appelliamo a tutti i comuni italiani affinché aderiscano al protocollo e si preoccupino che nei loro territori ci siano risposte adeguate per le donne discriminate e maltrattate” .
I Comuni e D.i.Re. si sono anche impegnati a favorire la creazione di tavoli tecnici interistituzionali per coinvolgere tutti gli attori interessati a sostenere le donne vittime di violenze di genere e i loro figli. Anci e la Rete D.i.Re. stanno collaborando anche per la realizzazione di un vademecum destinato agli operatori e alle operatrici dei servizi sociali che si trovino a supportare donne vittime di maltrattamento, e che una volta realizzato, sarà il primo strumento di questo tipo a livello nazionale.
L’associazione viterbese Erinna presenterà il protocollo ai sindaci dei comuni della provincia di Viterbo questa mattina nella sala Regia di palazzo dei Papi. Il sindaco Michelini ha dato il patrocinio all’iniziativa.