“Caro presidente della Regione Nicola Zingaretti, puoi spiegare ai Comuni della Tuscia viterbese che conferiscono i rifiuti nell’impianto di Casale Bussi i motivi che hanno indotto il tuo dipartimento istituzionale Territorio, area Ciclo integrato rifiuti, ad aumentare la tariffa di 20 euro a tonnellata?”. Suona così l’interrogativo rivolto al governatore del Lazio dall’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani.
“C’è qualcosa che non comprendo. Ho letto attentamente il provvedimento del 5 novembre scorso – spiega l’assessore di via Saffi – che determina la tariffa di accesso all’impianto di preselezione e riduzione volumetrica dei rifiuti urbani gestito dalla società Ecologia Viterbo, ma qualcosa non mi è chiaro”.
Quali sono i dubbi? “Non si riescono a comprendere – risponde – in maniera univoca gli importi riferiti alle varie annualità, con particolare riferimento ai pagamenti già effettuati nelle annualità pregresse dai Comuni. In special modo nelle annualità 2012 e 2013. Non basta: non è chiaro su quali quantitativi sarà applicato l’incremento per la produzione di Cdr (combustibile da rifiuti) e se il relativo trasporto sia o meno compreso nella tariffa?”.
Secondo Equitani gli amministratori locali hanno tutto il diritto di sapere se l’aumento di 20 euro “dovrà essere pagato sull’intero rifiuto in ingresso nell’impianto, o limitatamente alla quantità destinata ad essere trasformata in combustibile da rifiuto”.
“Non si tratta di dettagli ininfluenti – tiene a precisare Equitani – dal momento che queste somme sono destinate ad influire sui bilanci dei Comuni ed è giusto avere massima chiarezza in ordine ai criteri di determinazione della tariffa. Da mesi chiedo di essere convocato in Regione per discutere di questa ed altre problematiche, ma non vi è stata alcuna concreta volontà di coinvolgimento. Evidentemente gli uffici regionali competenti sono molto avanti rispetto a noi e considerano già abolite le Province italiane. Non si spiega altrimenti questa completa chiusura ad ogni richiesta di incontro e confronto avanzata dal territorio”
Equitani attende risposta. In caso contrario ha già pronta la richiesta di accesso agli atti e alle relazioni tecniche citate nella determina con cui è stata aumentata la tariffa. “Riteniamo un nostro diritto – conclude – conoscere nei dettagli come è stata composta la tariffa, non limitandoci soltanto a prendere atto di generiche citazioni evidenziate in premessa. E’ ormai da tempo che la Provincia, infatti, contesta le modalità di determinazione delle tariffe e chiede la massima trasparenza, incontrando sempre un muro di gomma che consideriamo inaccettabile”.
Tradotto da politichese: è in arrivo un’altra stangata.