Se la Tuscia fosse determinante per decidere il futuro del Pdl-Fi, la linea dei cosiddetti ”falchi” o ”lealisti” subirebbe una batosta memorabile. Nessuno dei cinque viterbesi che ha ”titolo” per partecipare al consiglio nazionale di sabato prossimo, sottoscriverà il documento dei ”duri & puri”. Anzi due dei cinque ”aventi diritto”, cioè il capogruppo in Provincia Bruno Capitoni e il vice Alessandro Cuzzoli, ”a nome dell’intero gruppo consiliare e degli assessori, hanno già apposto le loro firme sulla mozione degli ”alfaniani”.
Giulio Marini, coordinatore provinciale in carica, ha già annunciato che non sottoscriverà nessuno dei due documenti e il consigliere regionale Daniele Sabatini si è spinto oltre: ”Se si dovesse arrivare a una scissione e dovesse nascere una Forza Italia e un Pdl, io resterei nel secondo. Ho un mandato elettorale da rispettare”. Il quinto ”avente diritto” è il presidente della Provincia Marcello Meroi, che ha già anticipato che non ha nessuna intenzione di entrare in Forza Italia, in attesa com’è di verificare la ”cosa di destra” che dovrebbe riesumare An. Disinteressato.
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Una disputa veramente appassionante questa tra le due anime (delimortè) del PDL.
oh grande Giorgio, finalmente mi trovi d’accordo. La citazione implicita di Alvaro Vitali poi è da standing ovation!!!! Bravo!!!!