“Sono modifiche che vanno nella giusta direzione; le nuove norme, infatti, rendono la materia urbanistica più semplice”, firmato Enrico Panunzi (Pd), consigliere regionale e presidente della VI commissione ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica. “Un volano per l’agricoltura e lo sviluppo economico nel rispetto della sostenibilità e che apre le porte a un nuovo modo di governare il territorio”, firmato Riccardo Valentini, capogruppo regionale della lista “Per il Lazio”.
Sono più che lusinghieri i giudici che Panunzi e Valentini esprimono alle modifiche che la giunta regionale guidata dal governatore Nicola Zingaretti ha apportato al “Piano casa” che, varato dalla precedente amministrazione con a capo Renata Polverini (Pdl), su alcuni aspetti specifici come la possibilità di deroghe ambientali nelle aree protette, “aveva fatto nascere – spiega Panunzi – anche uno scontro con il governo. Il ministero dei Beni culturali infatti, era ricorso alla Corte Costituzionale. Ora questi articoli stati cancellati e, nel contempo, finisce un periodo caratterizzato da incertezze, ritardi e confusione, che hanno generato notevoli disagi ad imprese e cittadini del Lazio”.
Le novità sostanziali. Entrano in vigore nuove regole per rinnovare il tessuto edilizio. Inoltre sono stati precisati i meccanismi procedurali per garantire trasparenza, parità di trattamento nella valutazione delle proposte e tempi certi sul rilascio del permesso di costruire e sulla realizzazione delle opere di urbanizzazione. “Si tratta di aspetti – continua il presidente della VI commissione permanente – che permetteranno di semplificare e garantire interventi come demolizioni e ricostruzione, cambi di destinazione d’uso e si potranno vincolare risorse per la realizzazione delle opere pubbliche nei territori. Insomma, norme che vanno nella direzione di rendere la materia urbanistica più semplice”.
“Le modifiche – aggiunge Valentini – consentono agli agricoltori che rientrano nei Piani di utilizzazione aziendale (Pua) di demolire e ricostruire con la stessa cubatura edifici funzionali agli obiettivi produttivi”. In sostanza, “il nuovo Piano Casa – prosegue il capogruppo della lista Per il Lazio – introduce così il principio della ruralità multifunzionale, dando la possibilità a chi ha un’attività’ agricola di avviare iniziative collegate come agriturismo, vendita diretta dei prodotti, ristorazione e degustazione. In tal modo si raggiungono tre risultati importanti: innovazione delle aziende agricole per rispondere a nuove esigenze produttive aumentando la propria competitività sui mercati e rilancio della piccola e media edilizia in particolar modo quella legata al territorio. Il tutto, e questo è il terzo risultato, senza dover sottrarre terreni all’agricoltura e all’ambiente per costruire nuovi edifici”.
E intanto c’è chi, casa a parte, è arrivato alla seconda palestra…