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Un impermercato cinese nello storico Okay

Il cartello che annuncia la prossima apertura

Il cartello che annuncia la prossima apertura

E’ un altro segno della città che cambia. Non necessariamente in peggio, ma cambia. Arriva da via Rossi Danielli, zona Pilastro e dalla notizia di uno storico locale commerciale che passa nelle mani dei cinesi, almeno come inquilini. Si tratta del centro Okay, o almeno del piano terra di questa struttura che a modo suo rappresenta un pezzo di storia di Viterbo.
Una superficie di circa ottocento metri quadri, da tempo vuota, che adesso ha trovato un imprenditore pronto ad occuparla e riportarla alla vita, almeno economica. “Prossima apertura Da Massimo. Ipermercato”. C’è scritto sui cartelli gialli affissi da qualche giorno alle vetrine. E poi, giusto per anticipare quello che si venderà qui prossimamente: “Abbigliamento, calzature, bigiotteria, casalinghi, sapone, ferramenta”. Insomma, “tutto quello che serve per la tua casa”, fatto salvo i generi alimentari, quei generi alimentari che invece si vendevano anni fa nel seminterrato del centro commerciale.
Costruito negli anni Settanta dalla famiglia Sensi, in effetti, l’Okay è stato il primo centro commerciale vero e proprio di Viterbo, aprendo una strada che negli anni successivi avrebbe visto la grande distribuzione fiorire rigogliosa in forme anche più gigantesche, coi megacentri commerciali della periferia. Per i cinefili, l’Okay è stata anche la location del mitologico film “Grandi Magazzini”, girato nel 1986 per la regìa di Castellano e Pipolo, con attori del calibro di Paolo Villaggio, Lino Banfi e Massimo Boldi. Dopo la chiusura del supermercato, l’Okay ha provato a reinventarsi e riqualificarsi: una palestra molto frenquentata occupa i piani alti, al primo piano esisteva un ristorante, chiuso da un paio d’anni ormai, mentre il piano terra a livello strada ultimamente aveva ospitato addirittura una concesssionaria di automobili. Adesso arriva questa realtà cinese, che ha affittato il primo piano grazie alla mediazione di un’agenzia viterbese (la Punto casa immobiliare), pare per un periodo molto lungo. Segno che l’investimento è convinto e ad ampio respiro, nonostante la crisi generale (che comunque sembra toccare poco gli imprenditori orientali) e la solita burocrazia italiana, lentissima e ingarbugliata. Una speranza per riqualificare e rianimare un quartiere che, con la prossima apertura del parco Robinson, avrà anche un importante spazio verde per bambini e anziani a dsposizione.
Di ipermercati cinesi in città già ce ne sono un paio, e sembrano funzionare, senza dimenticare i tanti negozi in centro e in periferia dove si può trovare davvero di tutto. Adesso tocca a “Massimo” aprire in uno dei luoghi simbolo del commercio viterbese, che ha attraversato i decenni e le mode, fino a riscoprirsi con gli occhi a mandorla. Chi lo avrebbe mai immaginato, quarant’anni fa?

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415   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Basta che il nuovo Okay non abbia l’occhio furbetto di Filippo Rossi da Trieste o quello vitreo del suo ottuso scudiero Barelli.

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