Vale la pena rischiare la vita per andare dal Calcinculo al Tadagà (e viceversa)? Una domanda esistenziale, nel senso che così si mette a repentaglio la propria esistenza, e quella di tutti i giovani che in questi giorni di festa frequentano il luna park di Valle Faul. Già, Valle Faul, perché lì il Comune ha deciso di piazzarlo quest’anno, sollevando un vespaio di polemiche.
Intanto, le polemiche sul decoro urbano, visto che alcune giostre sfiorano le antiche mura e la torre della Bella Galliana; ma se è per questo fino a qualche anno fa lì c’era anche una discoteca che bussava di brutto, figuriamoci. Diverso il discorso sulla sicurezza. Perché il luna park è stato spezzato in due: troppe attrazioni per poco spazio disponibile. E allora, un po’ sono rimaste al di là della strada e altre sono state dirottate dal lato opposto, lungo il parco che costeggia le mura di Valle Faul. In mezzo, una strada di grande traffico come via San Paolo, nota pure – ai megalomani che una vera tangenziale non l’hanno mai vista – come “tangenziale ovest”.
Ora succede che dal pomeriggio fino a tarda sera, frotte di giovani, di ragazzi e ragazzini, si trovino a dover attraversare l’asfalto per passare da un gioco all’altro. Ci sarebbero anche le strisce pedonali, ma si sa che ad una certa età gli attraversamenti si fanno un po’ come vengono. Il traffico è terribile, a tutte le ore, e già si creano rallentamenti in tutte le direzioni, per le auto che scendono da via Vico Squarano, per quelle che arrivano dal Pilastro e per quelle che impegnano la rotonda provenendo da strada Bagni. Ma questo è il minimo. Ciò che preoccupa i genitori succede di notte. Quando il traffico si dirada, le auto vanno più veloci, e qualche deficiente si mette al volante in “condizioni psicofisiche non idonee”. E magari potrebbe non notare i ragazzi che attraversano nella penombra, magari di fretta, magari per raggiungere sull’altra sponda l’amico, o l’amica. Non per essere menagrami, né per fare i catastrofisti, ma in questi giorni di festa può accadere.
Ora, resta da capire come il Comune abbia avuto questa bella pensata. Anche perché negli ultimi anni – con una decisione assennata come non mai – il parco giochi era stato collocato a Pratogiardino. In un posto, cioè, recintato, vietato alle auto, largo e spazioso. E a quanto risulta a Viterbopost, anche quest’anno era pronta la delibera per confermare la cosa. In Giunta, però, sarebbe stata l’opposizione ferrea di un assessore (Raffaella Valeri di Sel) a far saltare il banco. Motivo: l’intenzione lodevole di tutelare il parco cittadino. Peccato che poi, inconsapevolmente, la soluzione alternativa di Valle Faul si stia dimostrando peggiore, molto peggiore. Con la speranza che tutto fili liscio, e con un suggerimento non richiesto che viene in mente a certe madri di famiglia passate di là ieri pomeriggio: “Perché non piazzare un vigile urbano, o qualcuno della protezione civile, o un volontario, che gestisca gli attraversamenti pedonali? D’altronde lo fanno già per le entrate e le uscite dalle scuole, e funziona benissimo”. E sicuramente i ragazzi sarebbero ancora più contenti: meglio andare al luna park, che a scuola.
Luna park a valle Faul, decisione pericolosa
di Andrea Arena
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C’è pericolo per i ragazzi? Niente paura: ci pensano Superpippo e Superbarelli, i due supereroi superottusi vivaviterbicoli, a proteggere la gioventù a rischio arrotamento!