Anche la Provincia di Viterbo dice no alla geotermia sull’altopiano dell’Alfina, nel territorio del comune di Castel Giorgio. Dopo la sommossa di cittadini e associazioni ambientaliste a cavallo tra l’Umbria e il Lazio, Palazzo Gentili interviene a rafforzare il fronte contrario. “La Provincia ha espresso già parere negativo – spiega Paolo Equitani, assessore all’Ambiente – perché una simile opera potrebbe mettere a rischio l’ambiente dell’intera area. Un’opera che non riguarda solo l’Umbria, dato che il giacimento interesserebbe una cospicua fetta di territorio viterbese, e quindi laziale, nelle zone di Acquapendente e San Lorenzo Nuovo, oltre che di Castel Giorgio e Castel Viscardo”.
Ieri Equitani ha scritto alla Regione Lazio, alla Regione Umbria e al ministero dell’Ambiente per chiedere un intervento della Pisana in merito al progetto di realizzazione di un impianto sperimentale di sfruttamento della risorse geotermica di un bacino nel territorio del Comune di Castel Giorgio. L’assessore ha fatto proprio uno dei rilievi sollevati dalle associazioni dei cittadini: la necessità che la Via venga concessa anche dalla Regione Lazio.
Da quanto si legge nel documento inviato da Equitani, infatti, “la valutazione d’impatto ambientale rilasciata dalla Regione Umbria risulta una procedura non rispondente a quella prevista dalla normativa vigente, in quanto l’impianto ricade sì territorialmente all’interno del perimetro dell’Umbria, ma il bacino idrogeologico di captazione del fluido geotermico riguarda interamente l’area dei Monti Vulsini. Tale bacino alimenta il lago di Bolsena e il fiume Marta e interessa l’intero distretto lacuale: tutti territori che fanno parte del Lazio”.
Da qui la contrarietà della Provincia a concedere parere positivo. “Il sito in cui è ubicato il progetto – aggiunge ancora l’assessore all’Ambiente- risulta a questo punto di secondaria rilevanza in termini di impatto ambientale, se consideriamo che la risorsa sfruttata interessa quasi completamente il territorio viterbese”. Ecco il perché della richiesta di una VIA che sia rilasciata anche dalla Regione Lazio.
“Non possiamo permettere che una simile operazione metta a rischio l’equilibrio ambientale dell’Alta Tuscia – conclude Equitani – specie nell’area del lago di Bolsena. La prossimità dell’impianto geotermico e del bacino con aree di interesse naturalistico e turistico non può certo essere ignorata, per questo mi auguro che la Regione Lazio avvii quanto prima le procedure per la valutazione richiesta”.
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