Buon Ferragosto. In special modo ai personaggi che hanno fatto la cronaca (per passare alla Storia ancora non sono attrezzati) di questi primi otto mesi e mezzo dell’anno.
Auguri dunque al sindaco Leonardo Michelini che con la sua lista “Oltre le mura” e la compagnia cantante delle altre formazioni (Pd, Sel e lista Diritti per Viterbo) è riuscito a far garrire al vento sui torrini di palazzo dei Priori le bandiere del centro sinistra, relegando all’opposizione le diverse truppe del centro destra che avevano governato al città negli ultimi venti anni.
Auguri all’ex sindaco Giulio Marini, uscito di scena con orgoglio e insieme con mestizia, non foss’altro per le storiacce che lo hanno coinvolto nell’affaire “Macchina del fango”. Una vicenda dai contorni chiari e confusi insieme che lo ha visto (lo vede) tra i protagonisti, ancora non si è capito in quale ruolo, se vincente o perdente, almeno a livello di immagine.
Auguri all’ex assessore regionale all’Agricoltura, Angela Birindelli, eroina Pdl di Bolsena che è assurta a notorietà non tanto per la sua attività politico-amministrativa, quanto per il ruolo giocato in vicende poco commendevoli (eufemismo), come quella della “Macchina del fango”, a suon di volgari giaculatorie che avevano solo un obiettivo: sdraiare (politicamente parlando) Francesco Battistoni.
Auguri a Marcello Meroi che dopo due mesi (o forse più) di crisi in Provincia ha rimpastato alla meno peggio un esecutivo dove la fanno da padroni i Fratelli d’Italia, o meglio i Fratelloni, che rispondono al nome di Piero Camilli e Antonio Fracassini.
Auguri alla folta componente femminile che occupa, finalmente, l’aula del consiglio (Daniela Bizzarri, Augusta Boco, Maria Rita De Alexandris, Patrizia Frittelli, Chiara Frontini, Martina Minchella, Melissa Mongiardo, Alessandra Troncarelli, Alessandra Zucchi) e le poltrone dell’esecutivo del comune capoluogo (Luisa Ciambella, Raffaela Saraconi, Raffaella Valeri).
Auguri a Filippo Rossi (Viva Viterbo) e a Chiara Frontini (Viterbo 2020) che con liste nate da zero hanno ottenuto eccellenti risultati elettorali, a dimostrazione che anche nel capoluogo il quadro politico, dopo decenni di ingessature, prima con la Dc e poi col centro destra targato Forza Italia-Alleanza nazionale-Pdl, ha avuto una svolta.
Auguri all’assessore alla Cultura Giacomo Barelli, dall’esordio un po’ confusionario, del quale comunque è da apprezzare la sincerità (si vede che non è un politico di professione…): “Abbiamo avuto problemi di comunicazione, di spiegarsi e farsi capire. Perché? Perché siamo ancora in rodaggio”. Con la speranza che il primo tagliando non sia staccato alle calende greche.
Auguri a tutti quelli, tra i Vip e i Nip, che abbiamo dimenticato. Ma, credete, non lo si è fatto apposta.
Ristabiliamo la verità: Barelli è un politicante di professione (Quanti partiti ha cambiato nell’arco di poco più d’un lustro? Quattro o cinque?), nonché ottuso scudiero congenito del famigeratissimo Filippo Rossi da Trieste.