Premessa: non sarà certo il cartellone dell’estate viterbese, semmai vedrà la luce, a trattenere la gente in città durante le vacanze. Neanche se ci fosse un concerto di Bruce Sprinsteen, uno spettacolo di Benigni e le conigliette di Playboy che fanno il bagno nella fontana del Sacrario. E però, per tutti quelli che restano qui (oltre che per qualche sciagurato turista), sarebbe bello e giusto confezionare un bel programma. E invece è proprio su questo punto, sulla pianificazione dell’offerta culturale, che la nuova amministrazione comunale sta mostrando le primi difficoltà. L’ultimo episodio in ordine di tempo arriva dalla faccenda dei concerti a Ferento. Ma l’impressione, che diventa certezza nel corso del consiglio comunale, è che sia soltanto la punta di un iceberg, un iceberg non freddo, ma bollente.
Prima il sindaco annulla conferenza stampa di presentazione degli eventi, due concerti (il primo già domani) niente male: l’omaggio a Giorgio Gaber e l’esibizione di Angelo Branduardi. La cancellazione arriva in extremis, due minuti d’orologio prima che la conferenza iniziasse. Ma a parte la mancanza di rispetto dei giornalisti presenti (chissenefrega, dei giornalisti), dietro alla cancellazione c’era dell’altro. Innanzitutto il costo degli eventi: non ancora precisato, ma nell’ordine di qualche decina di migliaia di euro (forse 38 mila, forse 28 mila). Una spesa importante, in tempi come questi e soprattutto appena dopo che l’assessora al bilancio Ciambella aveva candidamente annunciato che in casa non c’è una lira. E perciò, quando la Giunta ha saputo del prezzo complessivo delle due serate, sono volate parole grosse. Nei confronti dell’assessore Barelli e dello stesso sindaco Michelini. L’unica d’accordo sembrava l’assessora Saraconi, gli altri contrari, molto contrari.
Ecco allora che il sindaco si è preso la responsabilità di annullare la conferenza e poi è sceso in consiglio per cercare di parare i colpi. Lui sì, mentre dell’assessore Barelli si perdevano le tracce: un’assenza quantomeno inopportuna, perché le deleghe dovrebbero comportare anche qualche assunzione di responsabilità, soprattutto in pubblico. E Barelli, che nella vita di tutti i giorni fa l’avvocato, dovrebbe avere anche un minino di fisico del ruolo per sostenere le accuse e per difendersi in aula consigliare…
Ma alla fine a metterci la faccia è solo Michelini, che deve rintuzzare le interrogazioni urgenti di Buzzi (Fratelli d’Italia) e Frontini (Viterbo 2020) e gli interventi di Santucci (FondAzione) e Sberna (Pdl). Michelini punta sul generale: “Spenderemo poco, perché abbiamo trovato degli sponsor istituzionali che ci danno una mano, e così faremo anche per altre iniziative. Abbiamo riaperto e ripulito il teatro di Ferento, con pochi soldi e utilizzando dipendenti comunali. Questo è quello che conta”. Ma alla fine non si capisce quanti saranno questi eventi, perché Michelini parla di un terzo appuntamento misterioso e non cita invece quello di domani su Gaber, e rimanda tutto ad una conferenza stampa per oggi, dopo che la questione sarà approvata dalla Giunta. Già, perché in tutto questo ancora non c’era una delibera sull’iniziativa: “A questo punto perché avete già fatto i cartelloni pubblicitari con il logo del Comune?”, chiede giustamente Buzzi.
Questa è la punta, adesso l’iceberg. Prova ad esplorarlo ancora la Frontini: “Il problema è che il regolamento sui contributi non è ancora stato approvato, è fermo in quarta commissione, che però si riunisce domani, e il regolamento non è neanche all’ordine del giorno”. Come dire: si parla di una cosa che ancora deve passare in commissione, stravolgendo il senso di marcia della burocrazia amministrativa, e soprattutto senza combinare nulla. I contributi, tra l’altro, andrebbero a tutti coloro che hanno partecipato e vinto il bando (firmato dalla precedente Giunta Marini) sull’estate e il settembre viterbese. “Ci sono oltre cento eventi che aspettano quei contributi – dicono anche Buzzi e Santucci – e meritano una risposta, considerando che molti rischiano anche di essere bruciati, se si continua a tergiversare così”. A rassicurare ci prova Francesco Serra, che da capogruppo del Pd si mette nelle inedite vesti di amministratore, e poi ancora Michelini, che tranquillizza sullo sblocco dei contributi.
Ma il tempo passa, Ferragosto è alle porte, e chissà se alla fine si avvererà la profezia di Claudio Ubertini, del Pdl: “Scommettiamo che gli unici eventi da qui a fine mese saranno quelli di Ferento?”, la butta là l’ex assessore. Neanche quelli, a dire il vero, sono sicuri: si attende oggi, la famosa conferenza stampa. Salvo rinvii, naturalmente.
Barelli ha attaccato nel suo album una bella figurina di m. E c’è da giurare che non sarà purtroppo (per noi che gli paghiamo la stozza) l’ultima. Viva Viterbo e viva Filippo Rossi da Trieste che ci hanno rifilato cotanto assessore!
Molto interessante, e molto indicativo del modus operandi dell’assessore Barelli e del suo dominus Filippo Rossi da Trieste, il cosiddetto “Omaggio a Gaber”. Spettacolo gratuito, certo, ma neppure l’elettore medio di “Viva Viterbo” può credere che artisti del calibro di Alessandro Haber, Michele Placido e Lunetta Savino non pretendano (giustamente) di essere pagati e bene per la loro partecipazione. Ma se non abbiamo nulla da eccepire sui cachet di questi preclari artisti, abbiamo invece molto da eccepire sui cachet – a meno che non lavorino gratuitamente, ma ci sembra francamente improbabile – che verranno versati (in tutto o in parte) dall’amministrazione comunale agli altri artisti che, con diverse mansioni, partecipano allo spettacolo. Già, gli altri artisti: chi sono? Il regista è certo Raffaello Fusaro, collaboratore di “Caffeina” (come dichiara lui stesso in questa intervista: http://www.risopatateborchie.it/check-this-out/cinema-eater-raffaello-fusaro), e gli autori delle musiche (sic: le musiche in uno spettacolo dedicato a Gaber) sono Luigi Gentile e Giampiero Lattanzi, rispettivamente accompagnatore musicale di molti eventi di “Caffeina” sin dalla prima edizione e candidato di “Viva Viterbo” alle ultime elezioni comunali. Che coincidenza: “Caffeina” e “Viva Viterbo”, due realtà riconducibili all’assessore Barelli e al suo dominus Filippo Rossi da Trieste. Chiaramente non c’è nessun conflitto di interessi, figuriamoci…