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Sindaci, troppe difficoltà: Sos a Napolitano

Sandrino Aquilani

Sandrino Aquilani

L’incontro c’è stato venerdì pomeriggio, al Quirinale. Da un lato tre sindaci viterbesi – Sandrino Aquilani di Vetralla, Domenico Ciarlanti di Blera ed Eugenio Stelliferi di Caprarola – dall’altro Giulio Cassella, consigliere del Quirinale per gli affari interni. Tema del summit: le difficoltà in cui sono costretti a navigare i Comuni, stretti tra la morsa della crisi da un lato e quella di norme troppo rigide dall’altro.

Ma come si è arrivati a questo evento? Semplice. L’iniziativa è partita proprio da Vetralla, o meglio dal suo primo cittadino, che lo scorso 11 luglio inviò una lettera a tutti i suoi colleghi della Tuscia.

“In questi ultimi tempi – scrisse – mi sembra di capire che soffriamo tutti delle stesse difficoltà, che stanno diventando di giorno in giorno più pesanti, a tratti drammatiche. Meno risorse, meno margini di manovra, esattori ed esecutori a rischio, con in capo obblighi e responsabilità immani, innescate dalle contraddizioni con cui siamo costretti a convivere, ormai con troppa frequenza”. E ancora: “Nello scambio di esperienze e di opinioni, ho avvertito, spogli di qualsivoglia appartenenza politica, la generale convinzione che sia il momento di dare vita a una iniziativa che ci porti al dialogo con la massima carica dello Stato: il Presidente della Repubblica. Ognuno di noi è in dovere di concorrere a stilare un documento che contenga il nostro apporto esponenziale utile al superamento di questo stato di crisi e alla riaffermazione di una sobria normalità. Cercheremo di dare rapida organizzazione a questa comune iniziativa indossando la fascia tricolore e con il cuore in mano. Vi chiedo un semplice cenno di adesione, poi mi premurerò di inoltrare richiesta d’incontro con il presidente Giorgio Napolitano, a nome di tutti gli aderenti. Nel frattempo cercherò di raccogliere le vostre indicazioni per predisporre una prima bozza di documento da sottoporre al Capo dello Stato”.

Risposero in quattordici. Ad Aquilani si aggiunsero Mauro Mazzola (Tarquinia), Francesco Bigiotti (Bagnoregio), Francesco Ciarlanti (Blera), Mario Giulianelli (Villa San Giovanni in Tuscia), Maurizio Testa (Monte Romano), Bambini Alberto (Acquapendente), Eugenio Stelliferi (Caprarola), Publio Cascianelli (Arlena di Castro), Rinaldo Marchesi (Barbarano Romano), Paolo Dottarelli (Bolsena), Rodolfo Mazzolini (Castel Sant’Elia), Guido Cianti (Sutri), Anna Maria Zannoni (San Lorenzo Nuovo) e Alessandro Romoli (Bassano in Teverina).  E così l’iniziativa decollò.

Aquilani si mise di buzzo buono e vergò la missiva diretta al Quirinale, illustrando la situazione drammatica dei sindaci, ma prospettando anche alcune proposte operative. A stretto giro di posta è arrivata la risposta della presidenza della Repubblica e venerdì scorso – come anticipato sopra – c’è stato l’incontro, al quale ha presenziato il consigliere per gli affari interni Giulio Cassella e al quale hanno partecipato Aquilani, Ciarlanti e Stelliferi.

“Un incontro straordinario – dice soddisfatto Sandrino Aquilani – avvenuto in un clima di estrema collaborazione, tanto è vero che le nostre proposte sono state prese in considerazione e la nostra iniziativa avrà un seguito, che potrà agevolare il nostro difficile compito di amministratori e portare qualche vantaggio ai cittadini”.

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360   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Sandrino: nel nome-diminutivo c’è già il destino di un uomo, anzi di un ometto.

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