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La prima volta dell’Eccellenza a Viterbo

Piero Camilli con i figli Vincenzo e Luciano e Sandro Zucchi

Piero Camilli con i figli Vincenzo e Luciano e Sandro Zucchi

La speranza è che sia solo una parentesi, breve e vincente. D’altronde, se su questo pezzo di roccia in mezzo alla Via Lattea siamo tutti di passaggio, a maggior ragione dovrebbe essere provvisoria la permanenza di una squadra di calcio – la Castrense Viterbo – nel campionato di Eccellenza. Che sarà pure il “massimo campionato regionale”, come ricordano e virgolettano quelli della Figc Lazio, ma resta sempre troppo poco per le ambizioni di una piazza capoluogo di provincia. Un tramezzino, per chi ha una fame da leone, laddove il leone è ovviamente gialloblu.
E però, in attesa di vincere e di passare oltre, di scalare i campionati fino a tornare tra i professionisti e poi chissà dove, conviene abituarsi all’idea di fare l’Eccellenza. Di girare per paesini in provincia e in regione, in stadi che spesso stadi neanche sono, sopportando tifosi che tutto sommato sono piccoli fans (“Dove andremo ci aspetteranno col coltello tra i denti, statene certi”, ha pronosticato il Comandante Piero Camilli). E spesso, almeno in trasferta, si dovrà giocare la mattina alle undici, per quella specie di messa laica che il calcio minore. Ma i motivi per trovare spunti d’interesse in questo bagno d’umiltà obbligato al quale saranno sottoposti gli appassionati viterbesi, non mancano. Andiamo a farci un giro tra le probabili rivali, allora, specificando che per conoscere la composizione del girone ci vorrà ancora del tempo.
Partiamo da qui vicino, dalle altre squadre della Tuscia impegnate nel torneo. La veterana della truppa è il Real Monterosi, che ormai da ani naviga più o meno stabilmente nella categoria. Sulla Cassia non coltiveranno certo sogni di gloria, ma le cose le sanno comunque fare: il campo, il Martoni, è tra i migliori della zona, la società è seria, anche se per la prossima stagione sono state cambiate un po’ di cose, a partire dall’allenatore, con l’arrivo di Marco Scorsini, viterbese, figlio d’arte e tra gli allenatori più professionali della provincia.

L'allenatore del Montefiascone Stefano Del Canuto premiato da Gianni Rivera

L’allenatore del Montefiascone Stefano Del Canuto premiato da Gianni Rivera

La seconda per anzianità di militanza è il Montefiascone, che dopo aver conquistato l’Eccellenza come regalo per il cinquantesimo dalla sua fondazione, la sta mantenendo, e bene, da tre stagioni. Sul colle falisco, gli appassionati gialloblu ritroveranno tre vecchie conoscenze: l’amministratore delegato Enrico Venanzi (già amministratore della Viterbese nel 2005 e figlio dell’ex presidente LIllo), l’allenatore Stefano Del Canuto (ora tecnico emergente, in passato giocatore sopraffino, il Baggio della Tuscia, cresciuto proprio in gialloblu) e l’attaccante Mattia Grimaldi, il Principe, anch’egli prodotto del vivaio del Rocchi. Insomma, sarà una bella rimpatriata.
Occhio invece alla Sorianese, neopromossa come la Castrense e antagonista naturale dei grottani nelle ultime due stagioni. Già, duelli epici sia in Prima categoria e poi nella stagione scorsa in Promozione, sempre vinti dalla squadra di Camilli ma con i cimini mai domi. Quest’anno la tenzone si ripeterà a livelli stellari, vista la nuova dimensione in cui si è proiettata la Gialloblu, e i rinforzi di lusso già arrivati a Soriano (per esempio gli ex Flaminia Lazzarini e D’Antoni).
Ci sarebbe anche una quinta e ultima portacolori provinciale, la Caninese, ma il futuro del maremmani e la relativa iscrizione è in dubbio. Problemi economici, per affrontare quella che sarebbe la seconda stagione consecutiva in Eccellenza: a questo proposito, il sindaco di Canino ha promosso per domani un’assemblea pubblica per decidere cosa fare.
E le altre avversarie? Fermo restando che le iscrizioni si chiudono il 15 e per i gironi bisognerà aspettare oltre, intanto ci si può limitare a impressioni. Di sicuro ci saranno due derby storici, quello da sempre vibrante contro il Civitavecchia (anche i portuali, comunque, non se la passano bene a livello di euri) e quello contro il Rieti, che però vorrebbe essere ripescato in D. Sfide molto sentite dai tifosi. Romantico anche l’incrocio con il Cerveteri neopromosso, dove in panchina siede un altro viterbese come Daniele Antolovic e che ha pure trascorsi illustri, persino in serie C. Poi c’è la tribù delle squadre romane, che spendono molto, e magari anche quella Lupa Castelli Romani che in panchina sfoggerà un ex gialloblu, ancora amatissimo da queste parti, Cristiano Gagliarducci.

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