Era stata la prima (e unica) associazione di categoria a rampognare gli istituti di credito viterbesi, rei – tranne due – di non aver dato corso al protocollo d’intesa del 27 marzo scorso, per l’anticipazione del trattamento economico ai cassintegrati.
Oggi, dopo che la Carivit s’è accodata alla Banca di Viterbo e al Credito cooperativo di Barbarano Romano, la Federlazio esprime la sua soddisfazione per quelle che rappresentano le prime, significative risposte alle ripetute sollecitazioni avanzate verso gli istituti di credito locali, immediatamente raccolte e fatte proprie dal presidente della Provincia Marcello Meroi, e dalle organizzazioni sindacali del territorio: tutti infatti, non hanno mancato di far sentire la propria voce preoccupata e risentita, instaurando un vivace dibattito di fronte all’inerzia del mondo bancario, nel recepire quella che rappresenta una straordinaria opportunità di estrema valenza sociale.
“E’ il segnale che quanto fatto nei giorni scorsi va nella direzione giusta, anche se va proseguito ed ampliato capillarmente sull’intero territorio della Tuscia, ove sempre più vasta si presenta la platea di aziende in crisi e di dipendenti destinatari di ammortizzatori sociali” afferma il direttore dell’associazione Giuseppe Crea. Che prosegue: “E’ questo il modello da seguire e diffondere nella misura più ampia possibile, per giungere a un risultato di generalizzata utilità, dando una concreta risposta alle difficoltà di lavoratori e famiglie”.
L’auspicio di Crea è che il mondo bancario della Tuscia prosegua sul cammino avviato, come è necessario che sia, traducendo in concreto i contenuti e lo spirito del protocollo d’intesa. Il direttore di Federlazio incroci le dita.