Il bidone dove lo metto? Raccolta differenziata, ci siamo: oggi lo sbarco fuori dalle mura del centro storico di Viterbo. Le prime zone a essere interessate saranno Santa Barbara, Grotte Santo Stefano, Roccalvecce, Sant’Angelo, Vallebona, Montecalvello, Fastello. Poi dal 9 settembre tocca a Bagnaia, La Quercia, Ellera, Garbini, Villanova; dal 23 a La Pila-Barco; dal 7 ottobre a Pilastro, San Martino e Carmine; infine, il 4 novembre si completa il territorio comunale con le case sparse asservite invece da isole ecologiche dedicate. “Sarà un bel cambiamento, presumo non sempre facile. Impone tanta attenzione e comporterà qualche problemino. Ma dobbiamo partire”, dice l’assessore Raffaella Saraconi.
Differenziata a Viterbo: qual è la percentuale?
“Siamo al 17 per cento”.
Un po’ pochino, non le pare?
“Decisamente. Siamo in forte ritardo e dobbiamo recuperare. Con buon senso da parte di tutti”.
Finora che reazioni avete raccolto all’estensione del servizio?
“Abbiamo incontrato le associazioni di categoria che si sono dette pronte ad aiutarci nell’informare i rispettivi iscritti”.
E gli altri soggetti?
“Le resistenze maggiori le abbiamo riscontrate tra gli amministratori di condominio”.
Perché? Cosa temono?
“Secondo me, soprattutto che la differenziata comporti nuovi oneri a loro carico. In realtà noi li abbiamo coinvolti perché possono essere un tramite per dare informazioni ai cittadini”.
Che cosa hanno recriminato?
“Soprattutto la tempistica: alcuni hanno chiesto di stoppare la partenza, ma non si può. L’appalto è già stato affidato e prevede il via entro luglio 2013”.
Se lo avesse fatto lei, questo bando che invece avete ereditato dalla giunta Marini, avrebbe cambiato qualcosa?
“Non mi piace guardare indietro. Dico solo che sperimentare il servizio ci aiuterà a capire dove è perfettibile. Verremo incontro alle esigenze dei cittadini, insieme metteremo le basi per questa piccola rivoluzione quotidiana”.
A quando i primi bilanci?
“Non prima di aprile-maggio del 2014. Dobbiamo dare il tempo ai cittadini di abituarsi. Se per allora non avremo riscontrato un forte incremento del riciclo, allora significherà che il progetto non andava bene e lo modificheremo. Ripeto: massima disponibilità a superare gli ostacoli. E laddove i bidoni così come sono non risultano utilizzabili, studieremo insieme agli interessati e a Viterbo Ambiente delle soluzioni alternative”.