Come anticipato ieri mattina Francesco Serra sarà il capogruppo del Pd in consiglio comunale. La decisione è stata presa all’unanimità dal gruppo consiliare (c’erano solo due assenti, ma entrambi giustificati) ed è stata accettata dal diretto interessato. Aldo Fabbrini, che i rumors davano come leader dei piddini, sarà invece il vicecapogruppo.
Sembra chiudersi così una partita che ha somigliato molto a una telenovela a puntate e che ha visto protagonisti da un lato il sindaco Leonardo Michelini e dall’altro il più votato dai viterbesi. Serra, che Michelini avrebbe voluto come assessore allo sviluppo economico, ha subito rifiutato sia per motivi politici che personali, dando vita a un vero e proprio braccio di ferro.
Ma c’è ancora qualche nodo da sciogliere sul quale – c’è da starne certi – si discuterà più o meno animatamente nelle prossime ore. A cominciare dall’ottavo assessore, che quasi sicuramente sarà nominato dopo la seduta inaugurale di domani. Il cardiologo continua a rivendicarlo per la sua area, proponendo Mario Quintarelli o Arduino Troili, ma l’intenzione di Michelini sarebbe quella di dare spazio a qualche giovane. Di sicuro non sarà un esterno.
L’altra partita è quella del presidente del consiglio comunale, cui Serra sembra non aver rinunciato. Ma in questo caso la conta ci sarà domani stesso. La maggioranza può contare su 23 voti contro i 9 dell’opposizione. Quanti sarà in grado di pilotarne il cardiologo per rompere le uova nel paniere all’accordo politico tra Leonardo Michelini e Filippo Rossi?
Largo ai giovani e fuori i vecchi politicanti alla Filippo Rossi da Trieste.