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Gigli-Grassini: c’eravamo tanto amati

Ugo Gigli

Ugo Gigli

Volano stracci, dalle parti di via Garbini. Volano stracci dentro la sede dell’Ater. E tra due pezzi grossi dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale. Già, perché ieri mattina il direttore Ugo Gigli ha voluto ricordare al presidente Maria Gabriela Grassini che la sua carica era decaduta, insieme all’intero consiglio d’amministrazione. E l’ex sindaca di San Lorenzo Nuovo, e attuale vice coordinatore provinciale del Pdl non l’ha mica presa bene. Anzi: ha chiamato persino i carabinieri, che però non hanno ravvisato alcun sopruso. E poi è andata persino in Procura, dove ha reso una “dichiarazione spontanea” alla polizia giudiziaria. Nessuna azione legale, invece, sembra essere partita. Tutto molto edificante, non c’è che dire.

E però vale la pena tornare un po’ indietro nel tempo – ma poi neanche troppo indietro – per scoprire che il rapporto tra i due, una volta, era tutt’altro che teso. Allora non servivano i carabinieri, semmai Maria De Filippi, per condire con un po’ di miele le già dolcissime parole della stessa Grassini nei confronti di Gigli. Leggiamo dai verbali dell’epoca. Undici dicembre 2012: “A questo punto mi preme sottolineare che le forti criticità finora evocate non hanno condizionato l’impegno delle professionalità in aziende ed il collaudo e coordinamento gestionale operato dal direttore generale”. Firmato: Gabriela Grassini. Qualche mese prima, il 18 aprile: “La costante attenzione al rispetto delle linee programmatiche ed i risultati ottenuti costituiscono il frutto del costante impegno del direttore generale Ugo Gigli e di tutto il personale”. Olè. E il 3 maggio, sempre del 2012, nell’approvazione del bilancio di previsione, estrapoliamo questa sviolinata (pardòn: passaggio): “Un’occasione, questa, per sottolineare ancora una volta l’insostituibile, prezioso, contributo del direttore generale, il cui impegno quotidiano (…) rappresenta un valore aggiunto per la performance dell’Ater”. Indovinate chi lo ha scritto? Sì, lei. Ci sarebbero altri brani da citare, ma glissiamo, anche per rispetto di chi non ama i film sdolcinati, o i romanzetti stile Harmony.

Gabriela Grassini

Gabriela Grassini

Ma anche le più grandi storie d’amore (amore lavorativo, sia chiaro: qui non si fa gossip) ad un certo punto finiscono. E spesso non se ne capisce bene neanche il motivo. Si può solo provare ad ipotizzare. Qualcuno sostiene che sia accaduto tutto questo inverno, quando il direttore Gigli avrebbe deciso di appoggiare la candidatura in Regione di Enrico Panunzi e quindi di Zingaretti alla presidenza. La Grassini, che politicamente sta dalla parte opposta, non avrebbe gradito. Altri invece sostengono che con il rientro in ufficio di Angela Birindelli da Bolsena, si sia creato un “asse del nord” con la stessa sanlorenzese (o sanlorenziana?) Grassini. E che alla fine il rapporto con Gigli si sia logorato. Chiacchiere, o forse no. Quel che è certo è che siano volati gli stracci, ieri mattina. E che domani mattina verrà nominato commissario Pierluigi Bianchi, avvocato ed ex sindaco di Faleria. Chissà che non erediti presto la stessa poltrona presidenziale che fu della Grassini. Nell’attesa, buon lavoro.

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27   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Due belle facce di… Casta.

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