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Il lavoro? Con le Botteghe di mestiere

Andrea De Simone

Andrea De Simone

In tanti stanno sfilando per i corridoi della sede provinciale di Confartigianato: ragazzi giovani, per lo più giovanissimi, si mettono in fila e aspettano il loro turno per il colloquio selettivo. Sono i novanta aspiranti tirocinanti selezionati dalle aziende di “Botteghe di Mestiere” e Italia Lavoro nell’ambito del programma “Apprendistato e Mestieri a vocazione Artigianale”: ragazzi preparati, spinti dalla voglia di entrare nel mondo del lavoro, malgrado l’ombra di sconforto negli occhi in cui si legge tutta la difficoltà di un periodo storico che imbriglia i giovani nella disoccupazione soffocante. Uomini e donne in divenire accomunati dall’interesse per un sapere tanto antico quanto affascinante, quello artigiano appunto.

Il progetto “Antichi sapori nei mestieri tradizionali della Tuscia”, promosso dall’ente ministeriale Italia Lavoro e organizzato dal programma Amva, offre la possibilità a ben otto aziende attive sul territorio di ospitare all’interno delle loro botteghe artigiane dei giovani tirocinanti a costo zero. L’iniziativa consente a 10 disoccupati tra i 18 e i 28 anni di effettuare una formazione on the job retribuita dall’ente strumentale del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il programma, infatti, mette a disposizione una borsa mensile di 500 euro per ogni partecipante (le aziende, invece, beneficiano di un contributo mensile di 250 euro per ciascun tirocinante ospitato) che avrà la possibilità di acquisire conoscenze, capacità e competenze per trovare un’occupazione o per avviare un’attività artigianale in proprio, con l’assistenza, consulenza e servizi che Confartigianato potrà mettere a loro disposizione.

«Il programma nasce con lo scopo di aiutare i nostri giovani – spiega Andrea De Simone, direttore provinciale di Confartigianato – ragazzi fortemente demotivati dall’altissimo tasso di disoccupazione italiano. La nostra associazione punta su questo genere di iniziative per dare opportunità e sbocchi professionali a tutti quei giovani affascinati dal mondo imprenditoriale artigiano. Il dato più rilevante è che sono molti i ragazzi che si avvicinano ai mestieri tradizionali del nostro territorio».

Lo stage avrà luogo all’interno di alcune tra le più importanti realtà artigianali della Tuscia Viterbese, tra cui Casantini srl di Viterbo, Panificio Biscetti Guido snc di Biscetti Guido & C. di La Quercia, Pastry Shop snc di Ferruzzi Luciano di Soriano nel Cimino, Brachino Renzo di Montefiascone, PAFAP S.a.s. di Viterbo, Pasticceria Dolce Borgo di Vinci Valeria di Ronciglione, La Cialda S.a.s. di Viterbo, Panificio Mari dal 1925 di Mari Mauro di Montefiascone.

Non è un caso che la Bottega di Mestiere promossa da Confartigianato Viterbo si chiami “Antichi sapori nei mestieri tradizionali della Tuscia”: l’idea è quella di creare botteghe dedicate alla valorizzazione del territorio, dei prodotti tipici locali, del turismo enogastronomico, con particolare attenzione all’arte del ‘saper fare’ e del tramandare mestieri a vocazione artigianale. I candidati che accederanno al tirocinio, infatti, avranno l’opportunità di apprendere un mestiere a elevata componente manuale in aziende che sono depositarie di un’arte storica.

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