La lettera è di quelle che non lasciano spazio a dubbi di sorta. Un vero e proprio ultimatum che il prefetto Antonella Scolamiero ha inviato al sindaco Giulio Marini, intimandogli di convocare entro venti giorni il consiglio comunale con all’ordina del giorno l’approvazione del conto consuntivo 2012. Un provvedimento che andava adottato entro il 30 aprile scorso e che invece è rimasto tra le cose in sospeso e che poi non si sono più fatte.
Ora però la lettera del prefetto pone di nuovo – e in termini perentori – la questione all’ordine del giorno, anche se la minaccia finale di scioglimento del consiglio comunale in caso di mancata approvazione è superata dal fatto che la legislatura è arrivata al suo termine naturale e che tra meno di dieci giorni si andrà a votare per l’elezione della nuova assise.
Un particolare che è ben noto al sindaco uscente, il quale non appare affatto scosso dalla missiva. “Intanto – dice- il conto consuntivo è stato approvato in giunta entro i termini di legge, con un avanzo di 180 mila euro. Questo significa che alla sua definitiva approvazione manca soltanto un passaggio formale, ma la sostanza è che il sottoscritto non lascerà debiti al suo eventuale successore. Certo, fosse stato il contrario, sarebbe stata mia premura convocare l’assise perché me lo avrebbe dettato la mia coscienza. Ma in questo caso ho ritenuto poco opportuno riconvocare il consiglio in piena campagna elettorale, viste anche le pressioni del mese scorso per terminare l’attività legislativa in vista delle elezioni”.
Alla fine dunque, tanto rumore per nulla. Anche perché i 20 giorni di tempo dati dal prefetto al Comune scadranno il prossimo 4 giugno, quando – se nessuno dei candidati avrà raggiunto il 51 per cento dei voti al primo turno – si sarà in piena bagarre per il ballottaggio. E il conto consuntivo dovrà aspettare.