“Camilli è pronto a prendere la Viterbese se Marini si fa da parte”. Questa frase così semplice e lineare nella sua perfezione, quasi un sillogismo da filosofo classico (Parmenide di piazza Crispi? Eraclito di Ferento?) è stata riportata da un portale locale di informazione. E va bene. Questa frase così geometrica e rigorosa che neanche un teorema (no, non la canzone di Ferrandini) è stata attribuita dagli storici a tale Alessandro Zucchi, detto Sandro, ex assessore comunale, medico sociale della Viterbese stessa, pilota d’auto storiche, presidente provinciale dell’Aci e tante altre cose che qui non riportiamo per questioni di spazio.
Ora, il sillogismo in quanto tale è perfetto, almeno per tutti quelli che, come Zucchi, hanno contezza della situazione in casa gialloblù. Marini presidente ombra, Marini il grande fratello (o grande fardello) di via della Palazzina, Marini che tutto move, e non sempre nel verso giusto. Ergo: Camilli, avverso personalmente ma non politicamente – sono alleati – del Marini, verrebbe a fare il salvatore della patria soltanto se non ci fosse quell’altro. Magari se qualcuno glielo togliesse di mezzo, tramite sconfitta alle prossime elezioni o altro. Magari se questo decidesse di farsi da parte da solo. Logico, per non dire sillogico. Tutto ciò premesso, il candidato si esprima sulla domanda riassuntiva: “Ma Zucchi dov’era negli ultimi anni?”.
Già, perché che le due personalità Camilli – Marini fossero leggerissimamente in conflitto tra loro lo si era già capito da un pezzo. Confidenze degli addetti ai lavori. Ripiccucce politiche. Interviste sui giornali. Striscioni allo stadio. Una epica litigata radiofonica appena tre settimane fa. Ma forse Zucchi allora era troppo occupato a fare l’assessore: sì, l’assessore indovinate in quale giunta? Quella Marini, ma guarda un po’. Adesso, dopo essere uscito non senza polemica dalla squadra di Palazzo dei priori, ecco che il nostro passa ad occuparsi di un’altra squadra. Quella di calcio. Scoprendo – con tutto il rispetto – l’acqua calda. E regalando allo stesso Marini il più formidabile degli assist: “Io con la Viterbese non c’entro nulla e perciò non posso proprio farmi da parte”. Già, perché Marini non è presidente, non è dirigente, non è allenatore e non è giocatore dei gialloblù. O forse è tutte queste cose insieme, ma tutto questo Zucchi (non) lo sa.
Zucchi e Camilli s’azzuffano come due carrettieri un po’ brilli.
Tutto questo accanimento verso Zucchi , proprio non lo capisco. Marini sbaglia e la colpa è di Zucchi, Marini rimpasta la scelta degli assessori e la colpa è di Zucchi, Marini conosce e convalida tutti gli inciuci commessi da anni da chi opera nella Viterbese come D.S., allenatori che mangiano lì da anni, e la colpa di chi è ? Di Zucchi naturalmente! Quando si fa informazione si mettono da parte le proprie antipatie e si deve assolutamente essere onesti e imparziali.