Un assessore residente e un budget specifico per ognuna delle tre frazioni principali di Viterbo. Questo in sommi capi il contenuto del progetto “Gestione autonoma delle frazioni”, presentato dall’associazione FondAzione. “Dopo la soppressione delle circoscrizioni – ha affermato il presidente Francesco Oddo – le frazioni viterbesi sono state spettatrici di un lento e costante degrado, tanto da raggiungere in questi ultimi tempi situazioni di autentica criticità. Proprio per questo la nostra associazione ha deciso di dare vita a questo progetto volto a ridare, da subito, l’importanza che merita a ognuna delle frazioni principali di Viterbo: Grotte Santo Stefano, Bagnaia e San Martino al Cimino”.
A scendere nei dettagli ci ha pensato, poi, il promotore del progetto, Paolo Pizzi: “Si sente parlare spesso della costituzione di Municipi: è un obiettivo di molti, anche il nostro. Ma per il momento il patto di stabilità non ne permette l’istituzione. Per questo abbiamo pensato di dare vita a questo progetto che si fonda su alcuni punti, tutti realizzabili già nell’immediato”.
In sostanza, la proposta di FondAzione consiste in una sequenza organizzativa che attraverso un impatto deliberativo minimale, e senza prevedere stravolgimenti a livello di impianto istituzionale, consenta di dotare le frazioni di una concreta autonomia gestionale della spesa corrente per tutti i capitoli di bilancio ritenuti necessari. “Quello di cui hanno bisogno le frazioni – ha specificato Pizzi – è di un budget economico da poter investire sul territorio che sia proporzionale alla popolazione del paese e alle tasse che gli abitanti pagano come fanno i cittadini di Viterbo, pur non avendo, però gli stessi servizi”.
Burocraticamente parlando attuare questo piano è molto semplice: “L’unico passaggio deliberativo richiesto – ha proseguito Pizzi – è una semplice integrazione del Regolamento degli uffici e dei servizi con l’aggiunta a uno dei settori (presumibilmente il I°) la voce “Gestione e iniziative delle frazioni”; successivamente in sede di predisposizione del Bilancio previsionale basterà prevedere nell’ambito degli interventi della spesa corrente in ogni voce un capitolo specifico per ciascuna frazione. Inoltre, considerato che le frazioni allo stato attuale non dispongono di uffici e personale per l’espletamento delle procedure amministrative, il dirigente competente individuerà un capo servizio per ogni frazione che si coordinerà con l’assessore delegato”.
Infatti un’altra importante novità che prevede il progetto è quella di inserire in giunta un assessore con delega per ognuna delle frazioni, nella quale deve essere residente: “Abbiamo visto che affidare la delega delle frazioni a un consigliere non porta nessun vantaggio – ha continuato Pizzi – anche perché non ha né potere decisionale né potere gestionale. Invece nominando un assessore che, oltre alle altre deleghe, avrà quella della frazione in cui risiede dà una voce diretta del luogo direttamente nella giunta comunale. Il tutto – sottolinea in chiusura Pizzi – senza aumentare il numero degli assessori e quindi senza alcun costo per il cittadino”.
Nota a margine: alla conferenza era presente anche l’assessore provinciale Giammaria Santucci, che sta scalpitando in vista delle prossime elezioni comunali (anche se finora non ha trovato uno schieramento con cui accasarsi). E’ da ritenere – in attesa di saperne di più – che il progetto frazioni sia solo il primo di una serie di iniziative inerenti la sua campagna elettorale.