Tra i democrat a sostegno della candidatura di Leonardo Michelini c’è anche lei: Patrizia Frittelli. 51anni, una vita spesa tra la lotta contro il tumore alla mammella e il volontariato. Attuale dirigente della struttura di chirurgia senologica dell’ospedale di Belcolle e responsabile dell’ambulatorio integrato di senologia, è anche fondatrice dell’associazione Beatrice onlus a sostegno di chi dalla neoplasia è affetto. Un’esperienza professionale e personale che conta di riversare in un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica: “Con quella sensibilità verso gli altri che finora è del tutto mancata”, dice.
Il suo è il secondo giro?
“Sì, ero candidata già nel 2008 con la lista civica di Ugo Sposetti. Per sei voti non ce l’ho fatta”.
Perché ritentare?
“Perché ritengo, anche alla luce di quanto sta accadendo nel Pd nazionale, che serva l’impegno di qualcuno nuovo alla politica per ripartire. E conto di trasferire la mia esperienza professionale all’interno del Comune”.
Come?
“Facendo da collante tra chi amministra e i problemi della gente. Lo scollamento negli anni si è allargato sempre più. E valorizzando le donne, finora relegate ai margini perché l’Italia è un Paese maschilista e lo sono anche i partiti, Pd compreso. Per arrivare, una donna deve faticare molto di più rispetto a un uomo”.
La sua campagna elettorale da dove partirà?
“Dal recupero del centro storico, uno dei più degradati d’Italia. Quando passeggio dentro le mura provo vergogna come è stato ridotto dall’incuria e dalla mancanza di politiche mirate al suo sviluppo”.
Pronostici: chi andrà al ballottaggio?
“Secondo me Michelini e Marini. Anche se è difficile dirlo. Ritengo che Filippo Rossi stia lavorando molto ma non credo che ce la farà”.
Proprio come due anni fa con lo scontro Sposetti-Marini. Per cambiare non cambiare, come dice lo slogan dell’attuale sindaco?
“Guardi, quella frase è imbarazzante. Funzionerà pure perché molti ne parlano, ma ci vuole coraggio a utilizzarla dopo cinque anni di non amministrazione del Comune”.
Michelini è accusato dai detrattori di avere precisi padrini politici. Lei che ne dice?
“Dico che è una persona in gamba e il suo progetto politico è trasversale. Solo così possiamo vincere una città che è conservatrice”.
E il rapporto con Francesco Serra?
“Serrà ha ottenuto un grandissimo risultato perché ha lavorato molto bene. E’ una persona di valore: il suo apporto per la vittoria di Michelini sarà fondamentale”.
Un’ultima battuta: esiste ancora un Pd?
“Credo che il partito a livello nazionale stia pagando lo scotto delle diverse anime che raccoglie. Sarà difficile mantenerlo unito. La scissione è sempre più probabile”.
Qualora ci fosse, lei dove andrebbe: verso il centro o verso sinistra?
“E’ prematuro dirlo”.