Medici in calo, avanzano mogli e fidanzate, mentre gli avvocati sono praticamente un’orda, più o meno barbarica. A dare un primo sguardo alle liste per le elezioni comunali del prossimo 26 e 27 maggio (il termine per la presentazione scade domani a mezzogiorno, e fino ad allora tutto è possibile), quelli che dividono il mondo in categorie si faranno venire un coccolone. Perché qui non è questione di volti nuovi o presunti tali, ma di corporazioni, di conventicole – di lobby? – che si perpetuano all’infinito, si ripropongono, s’insinunano, ritornano sempre. Tutto splendidamente trasversale, a cavallo dei partiti. Che sia un bene o un male è un dubbio che lasciamo aperto.
Si diceva dell’invasione degli avvocati. Così, ad occhio: c’è Giacomo Barelli per Viva Viterbo, Maria Antonietta Russo per il Pdl, Ilaria Di Punzio per il Pd, e Fratelli d’Italia che ne schiera addirittura tre, Gioia Maria Scipio, Virna Faccenda e Andrea Micci. C’è Raffaella Valeri per Sel. Ci sarebbe anche Alessandra Zucchi, per Oltre le Mura di Michelini, che conferma la tendenza: si candiderà al posto del padre, Sandro Zucchi, ex assessore ma soprattutto medico. Un passaggio di testimone, da categoria a categoria, tutto in famiglia. Spettacolare. (Se c’è sfuggito quaslche altro avvocato barra candidato – e sicuramente è successo – si prega di farcelo sapere, magari su carta bollata).
Ma non c’è solo Zucchi padre a impoverire la corporazione dei medici (e speziali?) alle Comunali. Anche l’urologo Fattorini non si ripresenterà, mentre il medico di famiglia Goffredo Taborri è in forse. Meno male che resistono fiere le candidature di Francesco Serra, capolista del Pd e incidentalmente cardiologo, e di Ferdinando Signorelli, con la Destra. Prova ad inserirsi anche Alessandro Paternesi, ex direttore di Otorinolaringoiatria a Belcolle e arruolato dal Pd. Leonardo Michelini vuole mettere a fuoco il traguardo grazie all’oculista Enrico Zonghi.
Movimenti interessanti anche in chiave archittetonica. Oltre a Maurizio Tofani, con Oltre le Mura, ecco Daniele Cario, che da ex presidente dell’Ordine degli architetti tenta direttamente l’assalto al trono di Palazzo dei priori. E i geometri? Ce ne sono parecchi, da Paolo Muroni ad Andrea Scaramuccia (solo diplomato, nella vita fa altro) ad Alessandro Bertolini di Viva Viterbo. Viva Viterbo che tra l’altro sfoggia come un fiore all’occhiello Claudio Margottini: un geologo, in questi tempi avvelenati dall’arsenico e dalla politica, può tornare sempre buono.
Due soli i giornalisti, ma in questo caso spicca la qualità: Filippo Rossi e Michele Bontatesta, entrambi all’assalto del bersaglio grosso con la fascia tricolore.
Per gli affezionati del gossip, eccoci alla sezione mogli & fidanzate. Porte girevoli nel Pd: esce Piera Coscarelli in Aloisio (Pippo), resiste Luisa Ciambella in Grattarola (Federico). Alla Destra, Scaramuccia butta nella mischia la sua metà Cristina Baiocco, giocatrice di basket. Nel Pdl, il consigliere regionale Sabatini farà il tifo per Antonella Sberna, la sua enamorada. Dicono pure che da qualche parte siano infilate amanti ed ex conviventi, e la cosa non si può escludere: è la democrazia, bellezza, in fondo sono pure cavoli loro.
E gli sportivi? Stabili, a partire dagli inossidabili Livio Treta (ex presidente del Coni) e Sergio Insogna (ex presidente del Pilastro e consigliere Figc). C’è un allenatore di calcio, Marco Olimpieri per Viva Viterbo e la suddetta Baiocco per i canestri. Gianluca Grancini e Simone Ubertazzo, in Fratelli d’Italia, si occupano di nuoto. Ma il colpo da kappaò l’ha messo a segno Giulio Marini, di solito uno tranquillo ma stavolta esplosivo nel candidare Andrea Di Luisa, campione di pugilato. Sì, la vecchia storia sul ring metafora della vita (e dalla politica) ancora è attuale, anzi attualissima. Specie quando si rischia di andare al tappeto.