Era il 20 febbraio del 1528 quando il piccolo borgo di Bagnaia fu stretto d’assedio dalle truppe imperiali di Carlo V ed in particolare da una soldataglia di Lanzichenecchi. In paese erano rimasti solamente i vecchi, le donne e i bambini in quanto gli uomini abili alle armi erano stati arruolati nelle truppe pontificie del Guicciardini e nei volontari del cardinal Egidio da Viterbo. Le donne bagnaiole, di tempra forte e volitiva, all’avvicinarsi dei Lanzichenecchi non si spaventarono e, recitando preghiere e invocando la Madonna della Quercia alla quale erano particolarmente devote, si preparavano a sostenere l’assalto quando una paesana, la Pucciarella, scagliò un mortaio di pietra sulla testa del Comandante dei Germanici uccidendolo e provocando lo sbandamento della soldataglia.
A ricordo dello scampato pericolo, il secondo giorno dopo la Pasqua del 1528 i bagnaioli si recarono in processione alla Chiesa della Madonna della Quercia portando in dono una grossa croce d’ argento. Da allora questa processione è stata ripetuta e quest’anno per la 485^ ricorrenza, oggi alle ore 10, partirà dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Bagnaia il corteo per il Santuario Mariano dove sarà ad attenderlo il vescovo Lino Fumagalli, che officerà il rito della S. Messa.
La processione sarà preceduta dall’offerta di un grosso cero, come avveniva nei secoli passati, e dalla bandiera della comunità bagnaiola per ringraziare ancora la Madonna per la grazia ricevuta.