C’è la crisi? Sì, ma le esportazioni sono in forte crescita nella provincia di Viterbo. Tanto che nel 2012 hanno registrato un incremento del 20,5%, un dato nettamente migliore rispetto alla media regionale dove l’aumento si è arrestato al 5,1% e alla media nazionale ferma al 3,7%. È quanto emerge dalle elaborazioni del Centro studi Unindustria su dati Istat. Le mete più rilevanti per le vendite estere del viterbese, complessivamente pari a 312,5 milioni di euro, sono l’Unione Europea, i Paesi extra Ue e l’America Settentrionale, a cui è destinato rispettivamente il 56,5%, il 12% e l’11%. I settori più significativi per l’export risultano la ceramica (31,8%), il comparto agricolo (18,4%), l’industria alimentare (16,3%).
Nel corso del 2012, le esportazioni italiane si portano a 389,7 miliardi di euro e risultano in aumento del 3,7% rispetto al 2011. Il trend è positivo per tutte le ripartizioni territoriali tranne per l’Italia meridionale (-0,2%); per il centro Italia (64,5 miliardi di euro) si registra un incremento (+6,3%) superiore alla media nazionale. Nel 2012 l’export del Lazio (18 miliardi, il 4,6% del totale nazionale) cresce del 5,1% tendenziale, con un andamento più dinamico rispetto a quello italiano.
Allo stesso tempo si assiste ad una decelerazione rispetto al biennio precedente (+13,9% nel 2011 e +25,7% nel 2010) che evidenzia quanto la crisi abbia influenzato il territorio. Determinante in tal senso l’indebolimento della domanda dell’eurozona, principale partner della regione (61,5%), che vede un aumento dell’8,4% a fronte del +12,7% del 2011 e del +28,6% del 2010. In termini d’incidenza, seguono l’Asia orientale (8,3%), i Paesi europei extra UE (7,7%) e l’America Settentrionale (6,4%).
Osservando il peso delle esportazioni dei singoli settori sul totale regionale, i prodotti trainanti risultano: farmaceutici e bio-medicali (34,7%), chimici (10,7%), mezzi di trasporto (10%) e coke e petroliferi raffinati (9,1%). Tra tutti si segnala il darmaceutico e bio-medicale che chiude il 2012 con una crescita del 31,4%.