Nelle difficoltà congiunturali che il Paese sta attraversando una nota rosa arriva dall’Osservatorio nazionale dell’imprenditoria femminile di Unioncamere, realizzato in base ai dati del Registro imprese delle Camere di Commercio. Nella Tuscia le attività economiche condotte da donne si confermano una realtà significativa per il sistema produttivo viterbese, facendo registrare nel 2012 la presenza di 10.837 imprese femminili, con un incremento rispetto al 2011 di +57 imprese con una variazione percentuale 2012-2011 dello 0,53%. L’incidenza femminile sul totale delle imprese registrate (tasso di femminilizzazione) nel 2012 è stato pari al 28,4%, tasso più elevato rispetto al dato nazionale e regionale del 23,5%.
“I dati dell’Osservatorio – commenta Serenella Papalini, presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile – sono confortanti e ci stimolano ulteriormente come Comitato a essere vicine alle donne con attività di supporto e iniziative informative e formative. A tal proposito voglio ricordare il corso di inglese dedicato alle imprenditrici per il quale abbiamo prorogato la scadenza delle iscrizioni al 15 marzo, proprio per facilitare il maggior numero di iscrizioni. Altre informazioni possono essere raccolte sul sito camerale e sulla pagina Facebook Imprenditoria femminile Viterbo”.
“La tenuta delle imprese femminili rispetto al tessuto economico locale – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio – è certamente un segnale positivo, anche se bisogna tener conto che in molti casi deriva dalle crescenti difficoltà occupazionali che inducono molte donne a intraprendere un’attività economica. Al tempo stesso dobbiamo mantenere alta l’attenzione per preservare quel patrimonio di esperienze, capacità e creatività espresso dall’imprenditoria femminile nella Tuscia”.
Da un’analisi dettagliata dei dati emerge che tra i settori di attività economica nell’agricoltura si concentra oltre il 38% delle imprese femminili registrate. Occorre tenere conto che questo dato è presumibilmente sovrastimato e non sempre aderente alla realtà economica e gestionale di queste aziende. Anche nel commercio si evidenzia una buona presenza di imprese femminili, il 25,1% del totale delle imprese femminili mentre nel turismo il 7,3%. Ridotta la presenza di imprese femminili negli altri settori, in particolare nelle attività manifatturiere con il 4,2%, e negli altri settori tipicamente maschili. Si rileva però un lento processo di terziarizzazione che coinvolge il sistema produttivo provinciale nel suo insieme ed anche la sua componente femminile. Infatti un’altra significativa percentuale è rappresentata dai servizi alle imprese pari al 7,1%.